L’imperatore Claudio, tra calcio e politica

Di Stefano Sansonetti

Talmente inserito negli ingranaggi degli appalti pubblici da aver messo a segno un autentico “colpaccio”. Nel giorno in cui la sua figura finisce sotto i riflettori come principale artefice dell’ascesa di Carlo Tavecchio al vertice della Figc, dal business di Claudio Lotito spunta fuori una maxi-commessa incassata qualche mese fa dal Tesoro. In ballo una cifra che complessivamente può arrivare alla bellezza di 172 milioni di euro. Al centro della scena ci sono due società che fanno capo al presidente della Lazio, Linda srl e Snam Lazio Sud. Entrambe sono inserite in un raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato un lotto di un superappalto di via XX Settembre per la pulizia delle scuole. Vista la cifra in gioco, si può parlare di uno dei contratti più ricchi conquistati da Lotito con la pubblica amministrazione italiana. Con la quale, del resto, l’imprenditore ha rapporti più che consolidati.

Il perimetro
Di sicuro a farla da padrone c’è il business della pulizia. In Linda srl e in Snam Lazio Sud, Lotito è presente direttamente con il 50% del capitale. Il resto, come avviene anche per altri veicoli della sua galassia, a seconda dei casi è in mano alla Immobiliare 03 e alla Immobiliare Appia, dietro alle quali c’è sempre il presidente della Lazio. Nel settore della pulizia la società che macina le cifre più consistenti è la Snam Lazio Sud, che nel 2012 (ultimo bilancio disponibile) ha messo a segno un fatturato di 30,7 milioni, con un utile di 777.647. La Linda, invece, è accreditata di ricavi per 10 milioni di euro con utili per 724 mila. Nel gruppo va considerata anche la Bona Dea srl, società detenuta da Lotito al 50% che si occupa di ristorazione e mense. Sempre nel 2012, anche in questo caso ultimo bilancio disponibile, Bona Dea ha registrato ricavi per 2,5 milioni centrando un risultato da 202 mila euro. Insomma, in tutti questi casi parliamo di cifre che permettono di capire l’entità dell’ “affare” fatto da Lotito con il ministero dell’economia per il servizio di pulizia delle scuole. Tecnicamente Linda e Snam Lazio Sud hanno incassato uno dei 13 lotti messi sul piatto dalla Consip, la società del Tesoro che cura gli acquisti di beni e servizi per la pubblica amministrazione. L’aggiudicazione definitiva risale al 27 novembre del 2013, ma ciascuno dei lotti ha una durata di 24 mesi. In questo quadro, quindi, le amministrazioni possono progressivamente richiedere le singole forniture nei confronti delle società di Lotito. Insomma, il processo è tutt’ora in corso e altri contratti potranno essere firmati in futuro. Il tutto, come spiegano i documenti di gara, per un massimale di fornitura che può arrivare a valere a 172,3 milioni di euro. A questo punto l’operazione potrebbe incrementare le già consistenti performance di bilancio delle due società di Lotito che si occupano di pulizie. Bisogna solo aspettare i conti dei prossimi anni, ma il trend è prevedibile.

Le altre frontiere
C’è poi il corposo capitolo della vigilanza privata, settore nel quale Lotito è presente con la Roma Union Security, altra società che spesso si trova a far man bassa di appalti pubblici milionari (5,6 milioni di fatturato e utili per 123 mila euro). Tanto per fare qualche esempio, in questi anni sono state vinte commesse bandite da numerosi ospedali romani e dalla stessa Regione. L’ennesima dimostrazione, se per caso ce ne fosse ancora bisogno, che quando si tratta di “dialogare” con le istituzioni pubbliche Lotito è sempre in prima fila. E questo, forse, è il vero colpo del presidente della Lazio. Altro che il ruolo giocato nella corsa di Tavecchio al vertice del calcio italiano.

@SSansonetti