Luis Enrique fa il profeta della remuntada. Ma la Juventus non si sente un Paris Saint Germain qualsiasi

Un'altra remuntada è possibile. Almeno per l'allenatore del Barcellona, Luis Enrique. Insomma, i catalani non sembrano spaventati dalla Juventus.

Un’altra remuntada è possibile. Almeno per l’allenatore del Barcellona, Luis Enrique. Insomma, i catalani non sembrano spaventati dalla Juventus nella gara di ritorno dei quarti di Champions League. “Il Barcellona può fare tranquillamente tre gol in tre minuti, quindi restate lì fino al ’95”, ha detto il tecnico ex Roma. “Si parte dall’idea che non abbiamo nulla da perdere e questo ci libera da tutte le pressioni. È la Juve che deve decidere cosa fare, se difendersi o avere coraggio. Noi abbiamo sola una possibilità: attaccare, attaccare, attaccare. E quando ci saremo rilassati, attaccare di nuovo”, ha aggiunto Luis Enrique, che ha sottolineato di vedere “un’aria positiva, da pazzia sportiva”, forte di un importante dato: nelle ultime 15 partite interne, in Europa, i bluagrana hanno sempre conquistato la vittoria. La questione è che contro la Juventus serve un successo largo.

Al Nou Camp c’è la speranza di fare il bis della rimonta inflitta al Paris Saint Germain, che in pochi minuti ha visto svanire la possibilità di eliminare il Barcellona. I numeri, però, sono dalla parte dei bianconeri: la difesa è uno dei punti di forza della squadra allenata da Massimiliano Allegri. E Giorgio Chiellini, uno dei pilastri della retroguardia juventina, ha spiegato la sua ricetta per completare l’impresa iniziata la settimana scorsa: “Dovremo difenderci con attenzione, ma segnare un gol ci darebbe grande fiducia. Loro sono come squali, sentono il sangue e poi ti uccidono, ma non possiamo avere paura”.