Sedici anni dopo la scomparsa, la Procura di Marsala torna a indagare sulla scomparsa di Denise Pipitone. Aperto un fascicolo per fare luce su eventuali depistaggi

I pm di Marsala indagano su eventuali depistaggi o fughe di notizie che avrebbero causato il mancato ritrovamento di Denise Pipitone.

Sedici anni dopo la scomparsa, la Procura di Marsala torna a indagare sulla scomparsa di Denise Pipitone. Aperto un fascicolo per fare luce su eventuali depistaggi

Sedici anni dopo la scomparsa di Denise Pipitone (qui la sua storia), la Procura di Marsala ha aperto un nuovo fascicolo per indagare su eventuali depistaggi o fughe di notizie che avrebbero causato il mancato ritrovamento della bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004.

Il fascicolo sul caso di Denise, secondo quanto si è appreso a Marsala, è affidato al procuratore capo Vincenzo Pantaleo e ai sostituti procuratori Roberto Piscitello e Giuliana Rana. I magistrati siciliani hanno raccolto, questa mattina, la testimonianza della pm Maria Angioni, che per prima coordinò le indagini sul caso della piccola, sparita da Mazara del Vallo il 1° settembre 2004, rappresentando l’accusa anche nel processo svolto al Tribunale di Marsala.

Recentemente l’ex pm, adesso giudice a Sassari, era tornata a raccontare di presunte fughe di notizie che avrebbero compromesso la riservatezza delle indagini, rilanciando informazioni già emerse nel corso del processo in cui è stata imputata e assolta Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola Denise.

“Mercoledì 5 maggio – ha intanto annunciato il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci – dedicheremo l’intera giornata alla nostra Denise Pipitone, con una serie di appuntamenti programmati con emittenti nazionali ed una manifestazione serale, anch’essa ripresa e trasmessa a livello nazionale, che a partire dalle 20:30 ci vedrà insieme a Piera Maggio, Piero Pulizzi e l’avvocato Giacomo Frazzitta nella piazza della Repubblica. Abbiamo chiamato a raccolta scuole, associazioni e cittadinanza con l’obiettivo di testimoniare la nostra solidarietà a Piera e Piero e per chiedere con forza verità per Denise. Confidiamo nella partecipazione pur nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid”.

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