La Sveglia

Massacri da Gaza a Kiev e l’Italia fa l’ambigua

L'Italia fa l'ambigua di fronte ai massacri da Gaza a Kiev: per Tajani ci vuole la pace, ma anche le armi.

Massacri da Gaza a Kiev e l’Italia fa l’ambigua

L’emittente araba Al Jazeera riporta che almeno sei persone sono morte in un attacco di droni israeliani sul campo profughi di Nur Shams a est della città di Tulkarem, in Cisgiordania. Ci sono anche diversi feriti. Il relatore speciale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) sui diritti umani degli sfollati interni ha affermato che Israele sta “lavorando per espellere” la popolazione civile dalla Striscia di Gaza.

“Israele sta cercando di alterare in modo permanente la composizione della popolazione di Gaza con ordini di evacuazione in continua espansione e attacchi diffusi e sistematici contro i civili e le infrastrutture civili” nel sud di Gaza, ha detto Paula Gaviria Betancur in un comunicato diffuso dall’Alto commissariato Onu per i diritti umani (Unhchr). Secondo la Betancur, Israele ha rinnegato le sue promesse di sicurezza nel sud di Gaza attraverso i suoi ordini di evacuazione che invitano i palestinesi a evacuare dalla parte settentrionale a quella meridionale dell’enclave.

Perfino il ministro degli Esteri nonché capo di Forza Italia Antonio Tajani ieri ha dovuto ammettere che a Gaza “ci sono troppi civili palestinesi morti”: “la bussola dev’essere una reazione proporzionata, colpire Hamas, mandare i militari di Hamas fuori da Gaza e arrivare ad una pace, magari con l’interregno di una presenza delle Nazioni Unite sul territorio”. A proposito di Tajani: sulla questione ucraina il ministro dice che “tutti quanti vogliamo che si arrivi alla pace”, “una pace giusta”. La domanda appare scontata: i commentatori e alcuni giornali si sono accorti di qual è la posizione dell’Italia nei conflitti? A vederlo da fuori sembra proprio di no.