Pioggia di fuoco sul Medio Oriente: Israele bombarda le strutture militari e l’Iran risponde colpendo le città

Medio Oriente in fiamme: Israele bombarda le strutture militari di Teheran e l’Iran risponde colpendo le città

Pioggia di fuoco sul Medio Oriente: Israele bombarda le strutture militari e l’Iran risponde colpendo le città

Nel quarto giorno del conflitto tra Israele e Iran, la situazione in Medio Oriente continua a precipitare. Nelle ultime ore, l’escalation militare ha registrato nuovi attacchi da entrambe le parti, con un bilancio drammatico che conta ormai centinaia di morti e feriti tra i civili.

L’esercito israeliano ha rivendicato attacchi mirati contro centri di comando in Iran appartenenti alla Forza Quds, l’unità d’élite del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica (IRGC). Secondo quanto comunicato dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF), i raid hanno colpito obiettivi ritenuti responsabili di pianificare e coordinare operazioni terroristiche contro Israele attraverso milizie alleate nella regione.

La risposta iraniana non si è fatta attendere. Nella notte, Teheran ha lanciato una nuova ondata di missili su alcune delle principali città israeliane, tra cui Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa. Le esplosioni hanno provocato almeno quattro vittime e 87 feriti, secondo i servizi di emergenza israeliani. Complessivamente, da venerdì, i missili iraniani hanno causato 17 morti e 467 feriti in territorio israeliano.

Pioggia di fuoco sul Medio Oriente: Israele bombarda le strutture militari e l’Iran risponde colpendo le città

Durissima la reazione del ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, che ha accusato l’Iran di colpire deliberatamente obiettivi civili: “Il popolo di Teheran pagherà un prezzo altissimo. Il dittatore di Teheran è un vile assassino che cerca di fermare la nostra offensiva, ma non ci riuscirà”.

Nel frattempo, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha parlato al Paese, accusando Israele di voler “imporre il proprio dominio sui popoli musulmani” e invitando gli iraniani all’unità contro “l’aggressione sionista”. Pezeshkian ha anche respinto ogni accusa di voler acquisire armamenti nucleari, precisando che “l’Iran non ha mai abbandonato i negoziati” con gli Stati Uniti e rivendicando il diritto di proseguire la ricerca in campo nucleare per scopi civili.

Secondo le autorità israeliane, però, la minaccia iraniana rimane alta. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Israele, Tzachi Hanegbi, ha dichiarato che Teheran dispone ancora di “migliaia di missili balistici”, un numero ben superiore alle stime iniziali. “Non sarà questa battaglia a eliminare il pericolo iraniano – ha spiegato Hanegbi – ma è fondamentale ridurne le capacità offensive”.

Intanto, nelle due capitali si moltiplicano le manifestazioni di sostegno ai rispettivi governi, mentre la comunità internazionale continua a lanciare appelli al cessate il fuoco. Ma la guerra, al momento, non mostra segnali di rallentamento.