Giorgia Meloni tira dritto sul decreto aiuti all’Ucraina. E sfida Matteo Salvini, che ha bloccato l’approvazione del provvedimento in Consiglio dei ministri questa settimana. “La possibilità di inviare aiuti all’Ucraina scade il 31 dicembre, noi faremo altri Consigli dei ministri prima di quella data. Il decreto ci sarà.”, assicura Meloni.
La presidente del Consiglio, a margine del vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo, continua: “Chiaramente noi lavoriamo per la pace ma finché ci sarà una guerra noi faremo quello che abbiamo sempre fatto per aiutare l’Ucraina a difendersi”.
Decreto aiuti all’Ucraina, Meloni sfida Salvini
Insomma, Meloni ribadisce che il decreto aiuti “entro la fine dell’anno viene fatto in ogni caso perché serve. Non vuol dire lavorare contro la pace. Vuol dire che finché c’è una guerra aiuteremo l’Ucraina a potersi difendere da un aggressore”. La presidente del Consiglio aggiunge, negando di fatto ogni scontro interno alla maggioranza: “C’è più di un Consiglio dei ministri che lo consente e quindi cerchiamo sempre di spalmare i provvedimenti del Consiglio dei ministri in maniera tale da lavorare su quello che è più urgente. È una questione logistica”.
Meloni commenta poi le parole di Cavo Dragone sull’offensiva Nato verso la Russia: “Io penso che siamo in una fase nella quale bisogna misurare molto bene le parole, bisogna evitare tutto quello che può generare confusione, che può spaventare, che può far surriscaldare gli animi. Detto questo, però circoscriverei le parole dell’ammiraglio Cavo Dragone a quello di cui stava parlando, perché stava parlando di cybersicurezza. Comunque bisogna fare attenzione anche a come si leggono delle parole che in ogni caso bisogna essere molto attenti a pronunciare”.