Michetti chi? È senza idee. “Pretende di fare il sindaco senza metterci la faccia”. Parla il 5S Silvestri: “La proposta di un assessorato per le periferie è solo propaganda che mortifica i romani”

Per il 5S Francesco Silvestri la proposta di Michetti di istituire un assessorato per le periferie "è solo propaganda che mortifica i romani".

Michetti chi? È senza idee. “Pretende di fare il sindaco senza metterci la faccia”. Parla il 5S Silvestri: “La proposta di un assessorato per le periferie è solo propaganda che mortifica i romani”

Onorevole Francesco Silvestri (M5S), se le dico “assessorato alle periferie” a Roma, che pensa?
“Uno spot propagandistico da campagna elettorale che non significa proprio nulla. Come funzionerebbe? Che poteri avrebbe sul bilancio del Comune? Quanti cittadini coinvolgerebbe a Roma? Veramente parliamo di una boutade che non ha alcun senso. Anzi, le dirò di più, questa idea mortifica soltanto le periferie e le assimila a dei ghetti. Tutti gli assessori si devono occupare 24 ore su 24 della riqualificazione delle zone marginalizzate, non soltanto un assessorato”.

Eppure è una delle proposte del programma di Enrico Michetti…
“Se sono queste le idee di Michetti, quasi c’è da rimpiangere quando scappava dai confronti o non esprimeva uno straccio di programma per la città. Ripeto: le periferie sono parte pulsante di Roma per questo la sua proposta sa tanto di marginalizzazione per la maggioranza dei residenti nella Capitale. Ma sono convinto che i cittadini non si faranno abbindolare da queste idee propagandistiche e sapranno riconoscere le differenze tra i reali progetti di riqualificazione messi in atto da Virginia Raggi.

Pare peraltro che il suo programma elettorale sia un copia-incolla…
Qui c’è da dire che Michetti è un candidato che non ci mette la faccia. La stessa destra si vergogna di lui e ha dovuto commissariarlo. Non si capisce su che base i romani dovrebbero votare il candidato di Salvini, della Lega Nord e di CasaPound.

Nelle liste del centrodestra spiccano anche candidati curiosi, da no-vax ad altri accusati di antisemitismo. Si aspettava una reazione diversa di Michetti quando gli è stato fatto notare tutto questo?
Parliamo di Michetti, di Sgarbi, di Meloni, cosa volevamo aspettarci? Ci tengo a dire che Roma è orgogliosamente una città antifascista e inclusiva e Virginia Raggi ha saputo rappresentare al meglio questo tratto distintivo. La battaglia per lo sgombero di CasaPound è sotto gli occhi di tutti e mi auguro che i romani tengano conto di questo aspetto tutt’altro che secondario.

La corsa è tra quattro candidati. Perché la scelta migliore è Virginia Raggi?
Abbiamo una sindaca che vive sotto scorta perché ha combattuto a testa alta i Casamonica. Quelli di prima ci andavano a cena – come non ricordare la foto di Alemanno con i Casamonica – Virginia ha abbattuto 8 villette, ha poi affrontato gli Spada, restituendo ai romani il lungomare di Ostia. Ci ha messo la faccia nelle periferie della città, trattate dagli altri candidati unicamente come serbatoio elettorale. Ha rifatto chilometri e chilometri di strade, ha salvato Atac e i suoi 12mila dipendenti. Ha fatto degli errori? Certamente sì. Ma sono convinto che i romani non rimpiangono “quelli di prima” e che alla fine daranno il voto alla Raggi per terminare il percorso già avviato.

Molto probabilmente si arriverà al ballottaggio: cosa crede che accadrà?
Accadrà che, con il sostegno del presidente Conte, di tutto il M5S, delle liste a supporto e di tutti i cittadini che non vogliono rimettere Roma nelle mani di chi l’ha spolpata, Virginia Raggi arriverà al ballottaggio. Poi comincerà un’altra partita.

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