Una tappa che potrebbe fare la storia. Domani Roma ospiterà un incontro chiave nei negoziati per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. A sbarcare nella capitale sarà l’inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, per un trilaterale con il caponegoziatore israeliano Ron Dermer e i mediatori del Qatar. L’obiettivo è uno solo: chiudere l’accordo che potrebbe mettere fine a mesi di guerra nella Striscia di Gaza.
Quella romana, formalmente una tappa intermedia, è in realtà considerata dagli osservatori la fase decisiva della missione diplomatica americana voluta con forza dal presidente Donald Trump. Secondo fonti saudite, le parti avrebbero superato anche gli ultimi ostacoli, incluso quello più delicato: lo scambio tra prigionieri e ostaggi. Israele avrebbe messo sul piatto la liberazione di 125 detenuti condannati all’ergastolo e di altri 1.100 arrestati dopo il 7 ottobre 2023. Hamas, da parte sua, avrebbe accettato l’offerta.
Missione Witkoff a Roma: domani il vertice con Israele e Qatar per cercare di chiudere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza
Un via libera definitivo non è ancora arrivato, ma il contesto appare favorevole. Ron Dermer avrebbe ricevuto pieni poteri da Benjamin Netanyahu dopo un confronto diretto con il premier, il che potrebbe consentirgli di autorizzare un’intesa preliminare. Se Roma darà i frutti sperati, Witkoff volerà a Doha entro la fine della settimana per finalizzare l’accordo.
Ma a muovere le pedine non è solo la diplomazia. Anche la politica interna israeliana e le pressioni internazionali giocano un ruolo determinante. La chiusura estiva della Knesset garantisce a Netanyahu un margine di manovra più ampio, al riparo da immediate ricadute parlamentari. Allo stesso tempo, la crescente indignazione globale per le vittime civili a Gaza – che Israele continua a imputare alle tattiche di Hamas – spinge per una soluzione rapida, prima che il sostegno di Washington inizi a scricchiolare.