Altro che dolce vita, altro che salotto, altro che cuore della città. Il centro storico, a Roma, sprofonda nel degrado. Non solo una discarica a cielo aperto, circondata da sacchetti di immondizia che ormai sia romani che turisti sono abituati a vedere, ma dove la spazzatura non c’è, ci sono i topi a rendere l’idea di quello che la città eterna sia diventata. In via Minghetti, a due passi da via del Corso, parte storica di Roma, la scena che si vede in una domenica pomeriggio come tante (e che noi de LaNotizia abbiamo immortalato qui nella foto) è quella di due gabbiani (eh già, perché siamo invasi pure dai gabbiani…) che litigano per accaparrarsi un ratto morto. Goloso e disgustoso boccone per due uccelli che, indisturbati, banchettano, tra lo sguardo incredulo di turisti e romani.

In periferia – E se il centro vive nella monnezza, i quartieri più periferici sono sovrastati da sporcizia e sacchi di spazzatura. La situazione di zone storiche come Via Tuscolana, Via Appia o come la Garbatella è indicibile, con i secchi dell’immonidizia che vengono lasciati a morire sotto il sole per giorni, prima che qualcuno si degni di svuotarli. Altro che “complotto dei frigoriferi”. Il punto è che la città è sommersa da rifiuti e da sorci. E, a quanto pare, visto il suo silenzio, pure Virginia Raggi è stata sommersa. Perché la pulizia di Roma era nel suo programma. Che sbadata: se ne sarà dimenticata. Chissà se nelle chat con Raffaele Marra e Daniele Frongia si è mai parlato di pulizia delle strade o solo di nomine e parenti.

