Morto a Roma l’agente in servizio nella scorta del premier Conte. Il poliziotto aveva 52 anni e alcune settimane si era ammalato di Coronavirus

Faceva parte della scorta del premier Giuseppe Conte il sostituto commissario della Polizia di Stato, Giorgio Guastamacchia, morto oggi al Policlinico romano di Tor Vergata dopo aver contratto il Coronavirus. L’agente, alcune settimane fa, era stato ricoverato d’urgenza e subito intubato. “Nella giornata di oggi – ha scritto il premier sulla sua pagina Facebook – è venuto a mancare Giorgio Guastamacchia, sostituto commissario addetto al mio servizio di protezione, di soli 51 anni. Nei giorni scorsi era stato ricoverato a Roma dopo aver contratto il virus Covid-19”.

“Per tutti noi che l’abbiamo conosciuto – aggiunge Conte -, per i colleghi del servizio di protezione, per i dipendenti della Presidenza del Consiglio, è un momento di grande dolore. Ci stringiamo alla signora Emanuela, ai suoi figli e ai suoi cari, per esprimere loro i nostri sentimenti di commossa vicinanza. Rimarrà in me indelebile il ricordo della sua dedizione professionale, dei suoi gesti generosi, dei suoi sorrisi ravvivati da un chiaro filo di ironia”.

“Un signor professionista: garantiva la sicurezza, in un ruolo delicato, con il sorriso sulle labbra e con una dedizione straordinaria. Le condoglianze alla sua famiglia e a tutta la grande famiglia della Polizia di Stato. Ciao Giorgio” scrive in un tweet l’ex premier Matteo Renzi. “Ricordo Giorgio Guastamacchia, poliziotto esemplare, vittima del Covid-19 e mi unisco al dolore della sua famiglia e dei colleghi del sevizio scorte” ha commentato l’ex premier e commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni in merito alla scomparsa dell’agente.