Quello di ieri era il quarto colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump dall’insediamento di quest’ultimo alla Casa Bianca. È durato oltre due ore e ha lasciato entrambi soddisfatti, facendo sperare in una tregua vicina tra Mosca e Kiev e, in prospettiva, nella fine della guerra.
Il presidente russo ha definito “significativa, franca e molto utile” la telefonata. È andata molto bene, ha commentato Trump.
Il presidente americano ha espresso la posizione di Washington su un cessate il fuoco, ha detto Putin che ha anche ringraziato il capo della Casa Bianca per aver fatto riprendere le trattative dirette tra Russia e Ucraina.
Putin pronto al cessate il fuoco ma con compromessi buoni per entrambe le parti
Putin ha detto a Trump che “la cosa più importante per la Russia è eliminare le cause di fondo” del conflitto ucraino e si è detto favorevole a una “risoluzione pacifica della crisi ucraina” e pronto a collaborare con Kiev per un “memorandum” sui futuri colloqui di pace e su un cessate il fuoco, purché i due Paesi trovino compromessi in grado di soddisfare entrambe le parti.
Per lo zar i colloqui con Kiev sono “sulla buona strada” dopo l’avvio dei negoziati venerdì scorso tra russi e ucraini a Istanbul. “La Russia e l’Ucraina inizieranno immediatamente le trattative verso un cessate il fuoco e, ancora più importante, per la fine della guerra”, ha detto il presidente americano. “Le condizioni saranno negoziate tra le due parti, come deve essere, perché conoscono i dettagli di un negoziato di cui nessun altro sarebbe a conoscenza”, ha spiegato Trump.
Trump: tutti possono beneficiare dalla pace
“Il tono e lo spirito della conversazione sono stati eccellenti. Se non lo fossero stati, lo avrei detto subito, piuttosto che dopo. La Russia vuole avviare un commercio su larga scala con gli Stati Uniti quando questo catastrofico ‘bagno di sangue’ sarà finito, e io sono d’accordo. C’è un’enorme opportunità per la Russia di creare milioni di posti di lavoro e ricchezza. Il suo potenziale è illimitato. Allo stesso modo, l’Ucraina può trarre grande beneficio dal commercio, nel processo di ricostruzione del suo Paese”, ha affermato il presidente Usa.
Europa in tilt: minaccia ancora sanzioni
Al termine del colloquio con Putin, Trump ha informato diversi leader del fatto che i negoziati tra Russia e Ucraina per la pace “inizieranno immediatamente”. “Ne ho informato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro italiano Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente finlandese Alexander Stubb, durante una telefonata con me, subito dopo quella con il presidente Putin”, ha scritto su Truth Trump. E ha aggiunto che “il Vaticano sarebbe molto interessato ad ospitare i negoziati”. “Che il processo abbia inizio”, ha concluso.
Nel loro colloquio telefonico Putin e Trump hanno discusso, anche, un possibile nuovo scambio di prigionieri.
Zelensky pronto a studiare l’offerta russa
Prima di sentire Putin, Trump aveva già avuto una conservazione con Zelensky che ha rilanciato l’invito allo zar a negoziati diretti. E ha chiesto a Trump di non prendere decisioni sull’Ucraina “senza di noi”. Zelensky ha affermato di non avere dettagli su un possibile “memorandum” con Mosca, ma è pronto a studiare l’offerta russa.
Ad ogni modo, alla luce di questi piccoli ma importanti passi in avanti nei negoziati, appare ancora più incomprensibile la posizione dell’Europa.
Nella call con Trump, i partner europei hanno annunciato di voler aumentare la pressione su Mosca con le sanzioni. Lo si legge in una nota del portavoce del cancelliere tedesco. “I partecipanti europei hanno annunciato che aumenteranno la pressione sulla Russia attraverso le sanzioni”, ha detto.
Ma almeno von der Leyen ha ringraziato. “Voglio ringraziare il presidente Trump per i suoi instancabili sforzi per portare un cessate il fuoco in Ucraina”. Già, perché se fosse per Bruxelles
staremmo freschi.