Napolitano schioda solo dopo Capodanno. Dimissioni non prima della fine del semestre europeo a presidenza italiana

Giorgio Napolitano non schioda. Almeno fino alla fine della presidenza italiana del semestre europeo. Ovvero non prima della fine dell’anno. A questo punto non si esclude che l’annuncio possa arrivare proprio nel discorso di Re Giorgio alla naziona di fine anno. A questo punto l’ultimo in ogni caso. A togliere ogni dubbio l’ufficio stampa del Quirinale dopo le voci che si sono rincorse negli ultimi giorni. “Il 22 luglio scorso il Presidente ha affermato: ‘Io sono concentrato sull’oggi: e ho innanzitutto ritenuto opportuno e necessario garantire la continuità ai vertici dello Stato nella fase così impegnativa del semestre italiano di presidenza europea. Quell’impegno”, si legge nella nota, “non è mai stato smentito ed è dunque assolutamente gratuito ipotizzare sue dimissioni prima della conclusione del semestre italiano, al termine del quale il Presidente compirà le sue valutazioni. Si tratta di decisioni, sulle quali egli rifletterà autonomamente, che per propria natura sono e devono essere tenute completamente separate dall’attività di governo e dall’esercizio della funzione legislativa. Il Presidente della Repubblica è e continua a essere impegnato in una serie già programmata di incontri e attività istituzionali sul piano interno e internazionale”.

IMPAZZA IL TOTO COLLE
Ma le trattative per il dopo Napolitano al Colle sono partite già da tempo. Da chi auspica una donna al Quirinale al grido “i tempi sono ormai maturi” (Emma Bonino?), a Silvio Berlusconi che dicendo di essere pronto a votare Giuliano Amato lo ha di fatto già bruciato. Insomma di tutto e di più. In attesa del trasloco di Re Giorgio.