Netanyahu valuta concessioni ad Hamas per arrivare al cessate il fuoco, ma assicura: “Al termine della tregua, si torna a combattere”

Netanyahu valuta concessioni ad Hamas per arrivare al cessate il fuoco, ma assicura: "Al termine della tregua, si torna a combattere"

Netanyahu valuta concessioni ad Hamas per arrivare al cessate il fuoco, ma assicura: “Al termine della tregua, si torna a combattere”

Malgrado il rifiuto di Hamas al piano di pace statunitense per la Striscia di Gaza, a causa dell’assenza di garanzie sulla fine definitiva del conflitto, a Doha, in Qatar, proseguono senza sosta i negoziati tra il movimento islamista palestinese e Israele. Pur restando enormi le distanze tra le parti, soprattutto grazie al pressing del presidente americano Donald Trump, che si è detto ottimista su “possibili risultati già la prossima settimana”, la situazione potrebbe effettivamente sbloccarsi. A lasciarlo intendere è il sito d’informazione Ynet News, che cita fonti interne al gabinetto di sicurezza israeliano, secondo cui il primo ministro Benjamin Netanyahu “è determinato a raggiungere un accordo su Gaza e, per farlo, è pronto a scendere a compromessi mai fatti prima”.

In particolare, insiste il sito, “il capo del governo israeliano è disposto a mostrare flessibilità riguardo al ritiro delle IDF dall’asse Morag”, nonostante la sua precedente opposizione. Indiscrezioni che hanno mandato in tilt l’estrema destra israeliana, con i ministri Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich che hanno chiesto a Netanyahu di non siglare alcun accordo con Hamas, pena il ritiro dei rispettivi partiti dalla maggioranza di governo, sostenendo che la guerra può essere vinta solo con «la completa occupazione della Striscia di Gaza». Parole che, secondo l’emittente Channel 12, sarebbero state pronunciate dai due leader dell’estrema destra durante la riunione di gabinetto di questa mattina.

Netanyahu valuta concessioni ad Hamas per arrivare al cessate il fuoco, ma assicura: “Al termine della tregua, si torna a combattere”

Davanti a questa richiesta, sempre secondo l’emittente televisiva israeliana, Netanyahu avrebbe promesso ai due fedelissimi che, una volta concluso il cessate il fuoco di 60 giorni attualmente al centro delle discussioni a Doha, Israele riprenderà la guerra contro Hamas a Gaza: “Dopo la pausa, trasferiremo la popolazione della Striscia verso sud e imporremo un assedio al nord di Gaza”. Il primo ministro avrebbe assicurato a Smotrich e Ben Gvir che “manterrà la promessa” e che si andrà avanti fino “alla completa distruzione di Hamas”.

Dichiarazioni che, se confermate, rischiano di far deragliare definitivamente le trattative di pace, con Hamas che ha già protestato, sostenendo che questa è l’ennesima prova del fatto che Israele non vuole la pace.