Non bastava Renzi ci si mette pure Speranza. Il Governo valuta di allentare la stretta a Natale ma il ministro dice no

Il premier valuta se allentare la stretta per le Feste. Rimuovendo il divieto – peraltro criticato anche dal nostro giornale – di spostamento tra comuni nei giorni Natale, Santo Stefano e Capodanno. Da quanto filtra da Palazzo Chigi, Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sulla possibilità di consentire, anche nei giorni bollati come offlimit dall’ultimo Dpcm, il ricongiungimento familiare tra comuni diversi.

Tema peraltro sollevato con insistenza anche dai governatori e dai sindaci, degenerato in uno scontro durissimo tra Stato e Conferenza delle regioni. Un allentamento, quello allo studio, condiviso da Luigi Di Maio, in rappresentanza del Movimento Cinque Stelle, ma anche dal grosso del Pd, Italia Viva e persino da pezzi dell’opposizione, Lega in testa. Ma a mettersi di traverso, dopo Matteo Renzi sulla cabina di regia per il Recovery Fund (leggi pezzo a pagina 4), stavolta è il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Mi piacerebbe dire che è tutto finito, che possiamo tornare alla normalità, ma purtroppo non è così”, premette l’esponente di LeU. “Oggi sono morte 887 persone, quindi io sono per rimanere su una linea di grande prudenza e rigore – aggiunge, gelando gli alleati di Governo -. Io ho molto rispetto per il dibattito parlamentare, da qui a Natale ci sono due settimane, ci sarà sicuramente ancora un pezzo di discussione, però per me le norme che sono state approvate dal governo sono giuste, e anzi io mi interrogo ancora su come possiamo limitare ancora gli spostamenti”.

Eppure, nonostante, i 16.999 i nuovi casi riscontrati ieri contro i 12.756 del giorno precedente, ma a fronte però di 171.586 tamponi (53mila più di mercoledì), il tasso positivi-tamponi scende ancora dal 10,77% di quarantotto ore fa, a al 9,9% di ieri. Segno di un trend in decrescita dei contagi. Anche se, a preoccupare, è invece il dato dei decessi, ancora molto alto: 887, (mercoledì erano stati 499, ma anche qui probabilmente pesano i ritardi delle notifiche), 62.626 in totale dall’inizio dell’emergenza.

Continua invece il calo dei ricoveri: quelli ordinari sono 565 in meno (-428), per un totale che scende a 29.088, mentre le terapie intensive perdono altre 29 unità (-25), con 251 nuovi ingressi, e sono 3.291 in tutto. Nuova forte impennata dei casi Covid in Veneto, che registra 4.197 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio della pandemia di 177.568.