Non c’è accordo sulla nomina dell’olandese Timmermans alla guida della Commissione Ue. Contrari una decina di paesi. Conte: “Difficile capire se ha la maggioranza qualificata”

La candidatura dell’olandese Frans Timmermans (nella foto) alla guida della Commissione europea “non sembra avere un consenso unanime ed è difficile capire se ha la maggioranza qualificata”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte a margine del Consiglio europeo. I Paesi, che nei colloqui di questa notte con Donald Tusk hanno espresso contrarietà alla nomina di Timmermans, sono 10 (Italia, Croazia, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Repubblica ceca, Romania, Lettonia e Cipro). L’accordo sul pacchetto delle nomine per i posti chiave delle istituzioni europee è, dunque, ancora “molto complicato”, secondo quanto spiegano fonti diplomatiche europee. Il gruppo di paesi contrari alla nomine Timmermans sarebbero pronti ad andare al voto per far cadere la sua candidatura. Non è detto che la partita sulle nomine si chiuda oggi. “E’ una bella domanda – ha aggiunto il premier Conte – ma è difficile dare una risposta. Vediamo. Non è da escludere che saremo costretti ad aggiornarci, vediamo”. Tra le candidature spuntano anche l’attuale Ceo della Banca Mondiale, Kristalina Georgieva, per la presidenza del Consiglio europeo, e quello di Charles Michel, attuale premier belga, al posto di Alto rappresentante Ue. Tra le ipotesi anche quella di Margrethe Vestager per la vicepresidenza della Commissione europea.