Tutti gli indici dicono che c’è una ripresa. Ma a guardare le sofferenze bancarie, che toccano il loro record storico, non è facile credere a un certo ottimismo. Le somme che le banche hanno difficoltà a farsi dare indietro hanno raggiunto quota 200,4 miliardi e la loro incidenza sul totale dei prestiti è salita ai massimi da 20 anni. A certificarlo è l’Abi, l’associazione delle banche italiane, secondo cui i prestiti alle famiglie e alle imprese sono calati a ottobre dello 0,3% su base annua, la stessa flessione registrata a settembre. Un dato che fa a pugni con la montagna di denaro che gli istituti stanno pompando dalla Bce. Invece di dare questi soldi all’economia reale, le banche continuano a investirli in Borsa. Così i mercati volano e l’Italia soffoca.
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