Nuovo distacco sul ghiacciaio della Marmolada: individuato un crepaccio di 200 metri

Nuovo distacco sul ghiacciaio della Marmolada: dopo un sopralluogo aereo, è stata appurata l’apertura di un crepaccio di 200 metri.

Nuovo distacco sul ghiacciaio della Marmolada: individuato un crepaccio di 200 metri

A due settimane dalla tragedia, le autorità sono state contattate per un nuovo distacco sul ghiacciaio della Marmolada. Nel corso di un sopralluogo aereo, è stato udito un forte boato provocato dall’apertura di un crepaccio di 200 metri.

Nuovo distacco sul ghiacciaio della Marmolada: individuato un crepaccio di 200 metri

Sono trascorsi appena pochi giorni dalla tragedia del crollo della Marmolada che si è consumata domenica 3 luglio e ha causato la morte di 11 persone. A distanza di due settimane, il gestore locale del rifugio ha contattato le autorità competenti segnalando un potente boato e il presumibile verificarsi di un nuovo distacco da ghiacciaio della Marmolada.

Dopo aver ricevuto la segnalazione, le autorità competenti si sono prontamente attivate e hanno condotto un sopralluogo aereo per verificare lo status del ghiacciaio.

In data domenica 17 luglio, la Provincia di Trento ha diramato una nota ufficiale per fornire informazioni circa le attuali condizioni del sito. La nota, in particolare, si è focalizzata sul nuovo distacco che accertato in zona.

La nota diramata dalla Provincia di Trento

Nella nota redatta dalla Provincia di Trento di legge: “Nuovo sopralluogo aereo sopra il ghiacciaio della Marmolada a seguito di una segnalazione da parte del gestore del rifugio. I tecnici della Provincia stanno effettuando delle verifiche in relazione ad un nuovo distacco”.

Sul distacco, la Provincia di Trento ha precisato: “Chi ha dato l’allarme ha parlato infatti di un forte rombo sula destra orografica del massiccio e di un grande crepaccio che si è palesato. Dalle prime rilevazioni aeree si stima che il crepaccio abbia una larghezza di circa 200 metri per uno spessore tra i 25 ed i 35 metri. La zona è interdetta agli escursionisti dopo la tragedia del 3 luglio scorso. Le attività di osservazione del ghiacciaio proseguono non stop tramite laser e interferometro”.