Odissea migranti. La tragedia è sempre più nera: nel 2016 una persona ogni 88 che hanno tentato la traversata ha perso la vita

Una persona ogni 88 che hanno tentato la traversata ha perso la vita, un dato in netta crescita rispetto all'1 ogni 269 dello scorso anno. A dirlo è l'Unhcr

Una persona ogni 88 che hanno tentato la traversata ha perso la vita, un dato in netta crescita rispetto all’1 ogni 269 dello scorso anno. Un dato clamoroso, quello dell’Unhcr, in merito ai migranti che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa.

Finora, secondo l’organizzazione umanitaria, sono circa 327.800 i rifugiati e migranti che hanno intrapreso la pericolosa traversata, a fronte del 1.015.078 registrato nel 2015. Nel Mediterraneo centrale questo dato è addirittura più alto, con una morte ogni 47 arrivi. Le cause di tale incremento, per l’Alto Commissariato, sono molteplici: circa la metà di coloro che attraversano il Mediterraneo per raggiungere l’Italia si imbarca dal Nord Africa, una rotta notoriamente più pericolosa.

I trafficanti stanno inoltre utilizzando imbarcazioni di qualità sempre più scarsa, tra cui fragili gommoni che spesso non resistono all’intera durata del viaggio. La causa di diversi incidenti sembra essere il maltempo, ma anche le tattiche dei trafficanti stanno cambiando: in molti casi si sono verificate partenze di massa di migliaia di persone in contemporanea. Questo può essere dovuto al fatto che il traffico di esseri umani si sta orientando verso nuove modalità o la percezione che i rischi legati alla traversata siano minori che in passato, il che rende il lavoro dei soccorritori ancora più arduo.

L’Unhcr chiede dunque a tutti i Paesi di rafforzare l’accesso a percorsi regolari che garantiscano sicurezza ai rifugiati, attraverso azioni quali un rafforzamento del reinsediamento e dell’ammissione umanitaria, il ricongiungimento familiare, la sponsorizzazione privata e la concessione di visti ai rifugiati per motivi umanitari, di studio e di lavoro.