Oltre 26mila malati di Coronavirus in Italia. Il contagio mantiene il trend dei giorni scorsi. Ma tra una settimana potrebbero arrivare le prime risposte sull’efficacia delle misure adottate

“Tamponi ai sintomatici con fattori di rischio o legati al contatto con soggetti positivi e provenienti da aree geografiche ad alta circolazione del virus”. Per Walter Ricciardi, l’esperto italiano dell’Oms e consulente del ministero della Salute, è questa la strada giusta per mettere all’angolo il virus Covid-19. “Ho condiviso la posizione dell’Oms integralmente perché credo che sia questa la direzione giusta” ha detto Ricciardi a proposito dell’appello ai Paesi – “test, test, test” – lanciato lunedì dal numero uno dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom. Secondo gli esperti se ci sarà un picco in Italia – cioè nel secondo Paese più colpito dal Coronavirus dopo la Cina – lo sapremo presto, forse tra una settimana, perché i numeri iniziano a dare le prime risposte, soprattutto in relazioni alle misure adottate.

Una settimana fa, ha spiegato questa sera il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, i malati erano 8.500, oggi sono più di 26.000 (qui l’aggiornamento alle 18), dunque tre volte tanto. “Ma una settimana fa – ha aggiunto – le condizioni erano ben diverse, c’era un’area molto ristretta in cui c’era una zona rossa e il resto dell’Italia che era soggetta a libera circolazione”. Dunque le restrizioni entrate in vigore progressivamente dall’8 marzo potrebbero aver prodotto “gli effetti sperati”, cioè una riduzione significativa dei contagi, ma, ripete Borrelli, “tutto dipende dalla nostra cura ad evitare contatti diretti”.

Secondo l’ultimo bilancio, i malati sono 26.062, con un incremento, rispetto a lunedì, di 2.989 contagi. Il trend è in linea con i giorni scorsi, sia per quanto riguarda le vittime (345 in più per un totale di 2.503) che per i guariti (192 in più per un totale di 2.941). I ricoverati con sintomi sono 12.894, 11.108 in isolamento domiciliare e 2.060 in terapia intensiva. L’area più colpita resta la Lombardia (con 12.095 contagi). In particolare la provincia di Bergamo (3.993 contagi con 233 casi in più rispetto a lunedì), dove oggi non c’erano più posti per la terapia intensiva e dove la Protezione civile allestirà un ospedale da campo.

Prosegue l’approvvigionamento dei materiali sanitari: 366 ventilatori polmonari sono stati già consegnati in tutte le regioni insieme a 1,4 milioni di mascherine. Dalla Cina, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, arriveranno domani a Milano 30 ventilatori polmonari, 400mila mascherine, 60mila kit diagnostici, farmaci, 5.500 tute protettive, 6.700 occhiali protettivi e molto altro. Nei prossimi giorni, sempre dalla Cina, arriveranno altri 100 ventilatori, 2 milioni di mascherine e 1.500 tute mediche, destinate agli ospedali della Lombardia, saranno forniti dalla Germania. L’Italia inizierà a produrre mascherine in tempi brevissimi, ha ribadito Borrelli sottolineando che ci sono molte aziende disponibili.

C’è ottimismo anche rispetto alle cure. La sperimentazione del farmaco anti-artrite, che sembra essere efficace sui pazienti più gravi, sta dando buoni risultati. “Sul Tocilizumab – ha detto il direttore generale Aifa, Nicola Magrini – ci sono dati promettenti, lo studio partirà giovedì prossimo e ha lo scopo di valutare rapidamente il possibile impatto del farmaco. L’Italia è la frontiera delle sperimentazioni più innovative sia per i farmaci che per i vaccini e credo che questo sforzo si concretizzerà nelle prossime settimane”.