Ora tutti vogliono re Silvio

Di Sergio Castelli

Il dialogo nel centrodestra è aperto. E la speranza è che il dialogo possa divenire un dibattito. Al tavolo ben presto potrebbero sedersi Forza Italia, Ncd e Lega Nord. Perché se dalle fila del Nuovo centrodestra sembra essere riscoppiato l’amore (forzato, per non sparire) con Silvio Berlusconi, subito dopo l’assoluzione in appello per il processo Ruby, anche la Lega con il segretario Matteo Salvini ha lanciato segnali di fumo agli azzurri: “Mi fa piacere che, attraverso Renato Brunetta, finalmente da Forza Italia arrivino proposte concrete e comincino a parlare di tasse, lavoro, Europa e non solo di correnti e correntucole’’, ha affermato il segretario del Carroccio, “sono pronto ad aprire un dibattito con il partito di Berlusconi. Ma comunque abbiamo punti fermi che non cambieranno mai neppure di una virgola, primi fra tutti la lotta dura all’immigrazione e all’euro, che va rottamato al più presto’’. E dal consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti è arrivata la proposta ufficiale di una “Consulta del centrodestra, una sorta di Stati generali dei moderati italiani, da tenersi dopo l’estate.
Non che ci volesse chissà quale politologo a delineare il quadro e gli scenari che l’assoluzione del Cav hanno aperto all’interno del centrodestra. Il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano non ha molte strade davanti se non quella di tornare a trattare col Cav. Come già abbiamo scritto nell’edizione di sabato, i voti del Ncd impongono di tornare insieme. E le dichiarazioni distensive degli alfaniani negli ultimi 3-4 giorni lo dimostrano chiaramente. Saranno poche le condizioni che potranno dettare, perché il coltello dalla parte del manico questa volta c’è l’ha Forza Italia. Altro alleato di fondamentale importanza per gli azzurri resta la Lega. Ma qualche dubbio sorge sulla tenuta dell’intesa tra Lega e Ncd.

E il Cav non pensa alla pensione
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica Berlusconi punterebbe a un provvedimento per neutralizzare la legge Severino. E potersi candidare nuovamente. La palla passa ora alla Corte di Strasburgo che dovrà valutare il ricorso contro la condanna definitiva per la condanna nel processo Mediaset. Il sogno del Cav, oltre a quello di ricandidarsi, è di poter tornare al centro della scena internazionale per poter trattare con i leader europei. Vedremo se il sogno è destinato a restare tale o se è possibile che si realizzi il contrario.