Orlando furioso scende in campo. È il terzo candidato con Renzi ed Emiliano per la segreteria Pd: “basta con la prepotenza. C’è bisogno di rosso”

Andrea Orlando sarà il terzo candidato alla leadership Pd e sfiderà Matteo Renzi e Michele Emiliano nella corsa alla segreteria.

Andrea Orlando sarà il terzo candidato alla leadership Pd e sfiderà Matteo Renzi e Michele Emiliano nella corsa alla segreteria. Il Guardasigilli, la cui candidatura era nell’aria da giorni, annuncerà le sue intenzioni oggi alle 18 al circolo Marconi in via Eugenio Barsanti 25, a Roma.

Le indiscrezioni sono state confermate dallo stesso Orlando, a margine di una iniziativa a Ostia: “è certo che sono deciso a vincere, mi candido per vincere”, ha detto il ministro della Giustizia.

“Ho deciso di candidarmi – ha spiegato il ministro Orlando – perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare soltanto prepotenza. Ho deciso di candidarmi perché credo che ci voglia responsabilità. Ho deciso di candidarmi perché credo che il Partito democratico debba cambiare profondamente per poter essere utile davvero all’Italia e ai problemi degli italiani che questo momento stanno vivendo momenti molto difficili”.

Ma Orlando è andato ancora più in profondità, sottolineando l’esigenza di “sinistra” all’interno del Pd: “Dobbiamo avere cinquanta sfumature di Pd non di rosso. Dentro il Pd ci deve essere anche il rosso, ma noi dobbiamo rifare il Pd che abbiamo sognato dieci anni fa e dobbiamo lavorare per evitare che la politica diventi soltanto risse, conflitti e scontri tra personalità. Ma torni a essere grande e bella occasione di vivere insieme e lavorare per la trasformazione dell’Italia”.