Toccata e fuga a Palazzo Chigi. Il decreto Covid può attendere. Primo Consiglio dei ministri dopo il Mattarella bis. Aperto e chiuso con la proroga delle vecchie misure

Primo Consiglio dei ministri dopo il Mattarella bis. Aperto e chiuso con la proroga delle vecchie misure e nessun decreto.

Toccata e fuga a Palazzo Chigi. Il decreto Covid può attendere. Primo Consiglio dei ministri dopo il Mattarella bis. Aperto e chiuso con la proroga delle vecchie misure

Dopo una settimana intensa per la scelta del nuovo Presidente della Repubblica – che poi di nuovo aveva ben poco vista la riconferma dell’uscente Sergio Mattarella – il primo Consiglio dei Ministri è stato rapido ed indolore. Talmente tanto rapido che si è deciso ben poco. Il decreto con le nuove misure anticovid (leggi l’articolo), infatti, dovrebbe arrivare con il prossimo Cdm che si riunirà domani.

Tra le questioni che continuano a rimanere aperte ci sarebbero le quarantene a scuola e la chiusura delle discoteche. Ma anche la durata illimitata del green pass per chi ha la terza dose. Fatto sta che ieri pomeriggio il premier Mario Draghi si è ben guardato dal fare riferimento alle tensioni dei giorni passati, ma ha solo pronunciato un ringraziamento sentito al Presidente Mattarella, del quale si sposano le priorità, ovvero lotta alla pandemia, la ripresa economica e sociale del Paese.

Dunque Draghi, con il sorriso sornione ha chiamato l’applauso dei ministri per il Capo dello Stato e poi tirato dritto per la sua strada. L’impressione è che da adesso in poi imprimerà un’accelerazione all’azione di governo. Ha espresso, senza dubbio, soddisfazione per i dati sulla crescita, con un balzo del 6,5 per cento nel 2021, grazie non solo alla ripresa globale ma anche alle misure messe in campo dal governo, a cominciare dalla campagna vaccinale, oltre alle politiche di sostegno all’economia. Ma non ci si può fermare.

Il Pnrr impone il passo veloce. Per questo il premier ha chiesto a tutti i ministri un report sullo stato di attuazione e delle segnalazioni puntuali ove ci fossero esigenze di intervenire con leggi o misure correttive. Domani Draghi si aspetta una ricognizione della situazione sugli obiettivi del Pnrr del primo semestre 2022. Il tema è caldo. “L’erogazione della seconda rata, in scadenza al 30 giugno 2022, – ha detto Draghi – presuppone il conseguimento di 45 traguardi e obiettivi per un contributo finanziario e di prestiti pari a 24,1 miliardi di euro. Il prossimo Consiglio dei ministri di mercoledì, quindi, sarà dedicato – ha aggiunto – a una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi Pnrr del primo semestre dell’anno”.

Per quanto riguarda l’emergenza sanitaria, allo scoccare dei due anni dalla sua entrata in vigore, il Governo sceglie di prendere ancora qualche ora per “registrare la strategia da mettere in atto contro il covid”. “Una riflessione è in corso su tutto”, spiegano fonti autorevoli. I dati degli ultimi giorni, viene riferito, sono “migliori” rispetto a quelli precedenti, tuttavia l’invito è “ancora alla cautela”, dal momento che “non c’è ancora una tendenza chiara e inequivocabile”, della curva del contagio. Draghi e i ministri, è il ragionamento, monitoreranno gli ultimi dati e poi prenderanno una decisione che arriverà domani sul tavolo del Cdm.

Nel frattempo il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla proroga dell’obbligatorietà per le mascherine all’aperto fino al 10 febbraio. Anche le discoteche rimarranno chiuse per altri dieci giorni. In un primo momento si era deciso di prolungare lo stop fino a metà febbraio, è intervenuto – riferiscono fonti presenti all’incontro in Consiglio dei ministri – il ministro della Lega Garavaglia facendo notare che il 14 febbraio, giorno di San Valentino, sarebbe stato difficile far rispettare il distanziamento sociale anche per i ragazzi. Il premier Draghi si è detto d’accordo e si è rivisto il timing.