Paragone attacca i probiviri del Movimento: “Decisione politica. La mia unica colpa è aver ricordato che il M5S non combatte più. Farò ricorso contro l’espulsione”

“Cari falsi probiviri, cari uomini del Nulla, voi avete paura di me perché io ho quel coraggio che voi non avete più. Contro la meschinità del vostro arbitrio mi appellerò”. E’ quanto scrive su Facebook il senatore Gianluigi Paragone, espulso ieri dal Movimento Cinque Stelle. In un video il senatore dissidente dice “di essere stato espulso dal nulla dei probiviri, che hanno preso una decisione politica”. “La mia unica colpa – prosegue Paragone – è avere ricordato che il M5S non combatte più le sue battaglie identitarie. Farò ricorso e se mi gira mi rivolgerò anche alla giustizia ordinaria per fare vedere l’arbitrarietà delle regole”. “Ringrazio Alessandro Di Battista – ha detto il senatore – per le belle parole che ha usato per me, in mia difesa. Ale rappresenta quell’idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l’Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd. Io quel programma lo difendo perché con quel programma sono stato eletto. Ale lo sa”.