Pedopornografia, agenti infiltrati scoprono le chat dell’orrore. Scatta il blitz in tutta Italia: ventiquattro persone risultano indagate e tre sono state arrestate

Pedopornografia, agenti infiltrati scoprono le chat dell'orrore. Scatta il blitz in tutta Italia: 24 persone indagate e 3 arrestate

Pedopornografia, agenti infiltrati scoprono le chat dell’orrore. Scatta il blitz in tutta Italia: ventiquattro persone risultano indagate e tre sono state arrestate

Torna l’incubo della pedopornografia online. Agenti sotto copertura della polizia di Torino, infiltrati su chat di scambio di materiale pedopornografico, hanno dato origine all’operazione “Lucignolo” che ha portato a 30 perquisizioni su tutto il territorio nazionale, 24 indagati e 3 arrestati. Oltre 100 gli investigatori cibernetici impegnati in tutta Italia, delegati dalla Procura della Repubblica di Torino.

I criminali scambiavano in rete materiale illecito di diversa natura, che riproduceva anche vere e proprie violenze sessuali, utilizzando un linguaggio “in codice” per non attirare troppo l’attenzione, come ad esempio “Ciao, cerco cucciole” oppure “Hai min?” riferendosi a minori.

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Pedopornografia, scatta il blitz in tutta Italia

Le perquisizioni personali, locali e sui sistemi informatici, hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, pen drive, computer, account email e profili social ed hanno consentito di rinvenire gli account utilizzati dagli indagati per la richiesta del materiale pedopornografico e, custodito sui supporti informatici, un ingente quantitativo di materiale illecito.

Tutto materiale che ora verrà passato al setaccio dagli investigatori al fine di verificare la presenza di immagini e video pedopornografici e di identificare, ove possibile, le giovani vittime. Le operazioni hanno coinvolto 24 diversi uffici della Polizia Postale in tutta Italia: Piemonte, Lazio, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria.

La prevenzione e il contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori online vedono impegnata in prima linea la Polizia Postale, con attività di monitoraggio sia in ottica preventiva che repressiva. E proprio gli agenti hanno ribadito che, al fine di contrastare questo odioso fenomeno, è fondamentale segnalare la presenza di contenuti illeciti rinvenuti sul web, al portale della Polizia Postale.

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