Per la Libia occorre un cessate il fuoco duraturo e uno sforzo della comunità internazionale. Conte: “Serve una soluzione politica. Fondamentale accelerare il processo di Berlino”

“Il cessate il fuoco può risultare una misura molto precaria se non inserito in uno sforzo della comunità internazionale per garantire stabilità alla Libia. E per questo abbiamo condiviso la opportunità che si acceleri il processo di Berlino”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al termine del colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “Occorre garantire un cessate il fuoco duraturo. Auspico – ha detto ancora il premier a proposito della crisi libica – che ci sia uno slancio per il confronto pacifico sotto l’egida dell’Onu. Dobbiamo lavorare tutti per questo obiettivo comune, scambiandoci informazioni. Serve una soluzione politica”.

“Anche in altri scenari delicati come quello siriano, iraniano e iracheno – ha detto ancora Conte – l’ondata delle tensioni del Medio Oriente ci preoccupa molto perché rischia di precipitare la regione in una spirale ancora perversa di instabilità. Ecco perché l’unica reazione da assumere e da offrire è l’intensificazione degli sforzi diplomatici e politici per riportare la situazione di normalità, perché la sicurezza di quell’area sta particolarmente a cuore all’Italia. Lo dimostriamo in modo concreto, anche perché l’Italia è la seconda forza che contribuisce con mezzi e uomini al contrasto al terrorismo in seno alla coalizione anti Daesh”.

“Siamo stati aggiornati sull’andamento dei colloqui a Mosca – ha informato il presidente del Consiglio parlando ancora della Libia -, confidiamo che la tregua venga siglata, ma poi sarà importante non solo questo ma che venga rispettata e ritrovarsi a Berlino. A Berlino è importante richiamare tutti i soggetti con ampiezza di rappresentatività. Nei colloqui che abbiamo avuto, sappiamo che ci saranno anche gli attori libici e questo è importante perché serve un approccio politico”.