Per risolvere il caos treni, Salvini punta tutto sui privati

Dopo il caos treni, Salvini decide di puntare sui privati, anche per quanto riguarda la rete ferroviaria italiana.

Per risolvere il caos treni, Salvini punta tutto sui privati

Da una parte punta sui privati, dall’altra vuole lo Stato che rientra invece a pieno nel risiko bancario. Da una parte vuole privatizzare, almeno in parte, un servizio che riguarda tutti i cittadini, ovvero quello ferroviario, dall’altra vuole investire sulle banche in un’operazione di mercato che poco ha a che vedere con i problemi concreti dei cittadini. Il governo oscilla tra due opposti in tema di partecipazioni nelle grandi aziende del Paese e ora, come afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, conferma l’obiettivo di aprire ai privati per il gruppo FS. Solo pochi giorni dopo che Mps, di cui il ministero dell’Economia è il primo azionista con l’11,7%, ha annunciato un’offerta totalitaria su Mediobanca.

Caos treni, il piano di Salvini: puntare sulla privatizzazione

L’intenzione di puntare su una parziale privatizzazione di Ferrovie non è una novità delle ultime ore, ma un’ipotesi di cui si parla da mesi. Ora, però, Salvini l’ha confermata ufficialmente, parlando di un “percorso da avviare con la nuova governance di Anas: non vogliamo svendere o anche semplicemente privatizzare, al massimo intendiamo valorizzare il gruppo Fs coinvolgendo eventuali energie e risorse private per fare sempre più lavori, ancora meglio e più in fretta”, dice in un’intervista ad Affaritaliani.it.

Per Salvini, quindi, sembra questa la soluzione per fronteggiare i problemi che hanno riguardato negli ultimi mesi la rete ferroviaria. Insomma, invece di risolvere i problemi attraverso un intervento deciso dello Stato, si punta tutto sui privati. Il ministro, comunque, non chiarisce a cosa si riferisca: da tempo, per esempio, si parla dell’ipotesi di privatizzare le infrastrutture del gruppo. E proprio questa resta l’ipotesi più probabile, anche se il ministro non entra nel dettaglio. Come contesta la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, “di fronte al disastro del trasporto ferroviario italiano, l’unica risposta del governo è la privatizzazione delle Ferrovie: non un piano per superare le difficoltà, non un’agenda delle cose da fare subito per dare certezze ai pendolari e libertà di movimento agli italiani, ma un progetto per fare cassa e trovare qualcun altro a cui scaricare responsabilità”.

Braga continua: “Dopo il complotto, la vendita. Il vero sabotatore del trasporto pubblico italiano è il ministro Salvini”. Critico anche Peppe De Cristofaro, di Avs: “Simili annunci non possono essere fatti a mezzo stampa, come se niente fosse. Vuoi vedere che tutto questo casino sui trasporti non sia servito proprio ad invocare l’arrivo dei privati? Come diceva qualcuno a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”.