Perché il voto per l’elezione del presidente della Repubblica è segreto?

Perché il voto per l'elezione del presidente della Repubblica è segreto. Requisito essenziale del voto del Capo dello Stato.

Perché il voto per l’elezione del presidente della Repubblica è segreto?

Perché il voto per l’elezione del presidente della repubblica è segreto. Uno dei requisiti del voto nelle elezioni del Capo dello Stato è la segretezza salvaguardata e difesa dalla Costituzione.

Perché il voto per l’elezione del presidente della Repubblica è segreto

L’articolo 83 della Costituzione è chiaro sulla segretezza del voto durante le elezioni del presidente della Repubblica. “L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta”.

I cosiddetti «grandi elettori», chiamati ad esprimere il proprio voto per eleggere il presidente della Repubblica sono ben 1.009 persone. Sono 630 membri della Camera dei deputati, 315 senatori più 6 senatori a vita (tra cui l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano) e 58 delegati regionali: 3 per ogni Regione, tranne la Valle d’Aosta, che ne ha uno solo. Non è detto che un grande elettore voti fedelmente in base alle indicazioni del gruppo di appartenenza: anzi, è ben possibile prendere le distanze, proprio grazie al fatto che il voto è segreto.

La storia della Repubblica ha dato vita ai cosiddetti «franchi tiratori» che hanno cambiato gli accordi presi tra i diversi partiti. La segretezza appunto permette di non essere condizionati nella scelta affinché il voto possa essere dato in modo libero a prescindere da accordi politici e di partito. Ecco perché vengono montate delle cabine ad hoc in Parlamento per salvaguardare così il voto segreto.

Le disposizioni per eleggere il Presidente della Repubblica

Nel 1992, l’allora presidente della Camera, Oscar Luigi Scalfaro ideò lo stratagemma del “catafalco”: una cabina di legno, fatta montare nell’Aula di Montecitorio, per garantire la segretezza del voto. Dopo aver compilato la scheda, il parlamentare esce dalla cabina e la inserisce in un’urna chiamata “insalatiera” per la sua forma dalla quale sarà estratta, insieme alle altre, al momento della conta dei voti.

Le disposizioni sono cambiate rispetto al passato a causa delle norme anti- Covid. Dunque, saranno rispettati distanziamento e misurazione della temperatura in accesso, tutti i grandi elettori dovranno esibire il Green Pass per accedere alla Camera e indossare la mascherina Ffp2. Per quanto riguarda le votazioni, i grandi elettori saranno suddivisi in gruppi di 50 e chiamati in fasce orarie prestabilite.

È prevista una sola votazione al giorno. Non verranno utilizzati i tradizionali catafalchi che normalmente erano impiegati nell’elezione del presidente della Repubblica, in quanto difficili da sanificare. Saranno installate nuove cabine elettorali (con apposito sistema di areazione) che dovrebbero disporre di un’apposita scheda di votazione. Le operazioni di voto, tenendo conto delle procedure scaglionate, dovrebbero durare circa quattro o cinque ore. Anche durante lo scrutinio, non saranno permesse oltre 200 persone in Aula. Nelle tribune potranno accedere 106 Grandi elettori, tra parlamentari e delegati regionali.