Piano di Conte per il turismo, il rilancio passa di qui. Per il Governo è prioritario rinforzare i brand strategici del Paese

Quinta giornata degli Stati generali. A villa Pamphilj si succedono i rappresentanti del mondo dell’agricoltura e della pesca, del turismo, della cultura e dello spettacolo. Ma è anche la vigilia del Consiglio europeo. “Di fronte a un Paese che non ha mai manifestato storicamente grandi capacità di spesa dei fondi europei dobbiamo sfruttare appieno questa opportunità. Se riusciamo a raggiungere l’obiettivo sarà solo perché riusciremo a stringere un patto in cui tutti marciamo, tutto il sistema Italia marcia verso questo obiettivo”, dice Giuseppe Conte. Un concetto su cui il premier ritorna nel corso del colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella.

Confagricoltura propone una riduzione delle aliquote Iva sui prodotti agricoli e del cuneo fiscale sul lavoro. Le cooperative una riduzione dell’Iva e incentivi atti a favorire scelte green da parte dei consumatori. Gli editori chiedono un piano per rilanciare la lettura nel Paese. Il mondo del turismo evidenzia i danni “devastanti” subiti. Confindustria Alberghi, in linea con le doglianze sul governo del leader degli industriali Carlo Bonomi, lamenta scarsa attenzione verso il settore e definisce limitate le misure messe in campo. “Il nostro Paese è una delle mete più ambite per il turismo. Abbiamo un primato dal punto di vista culturale. è un nostro punto di forza, e a tal proposito nel piano del rilancio del Paese c’è piena, convinta e determinata volontà del governo di rinforzare questi brand strategici”, dichiara il premier.

Che poi si dice convinto: “Si va in vacanza in Italia. Tanti di noi vorranno ritornare in posti del nostro Paese che hanno già ammirato e apprezzato, mentre tanti altri ne approfitteranno per conoscere altri posti dove non sono mai stati. Abbiamo una tale ricchezza e bellezza che valorizzarle sarà il nostro must”. Il premier sui social pubblica un video in cui compaiono spezzoni degli interventi svolti mercoledì al tavolo degli Stati generali, non solo dal presidente del Consiglio ma anche dagli interlocutori tra cui Bonomi. “Sostegno e attenzione al mondo delle imprese e dell’industria, interventi per assicurare maggiore produttività al Paese. Ne abbiamo parlato con imprenditori e associazioni di categoria. ‘Progettiamo il rilancio’ con lo sforzo e il contributo di tutti. Il governo c’è”.