Porte girevoli nel Lazio. Due M5S lasciano e vanno in Forza Italia

Nel Lazio i consiglieri regionali del M5S Della Casa e Colarossi cambiano casacca. Forza Italia in forte difficoltà ormai imbarca tutti.

Porte girevoli nel Lazio. Due M5S lasciano e vanno in Forza Italia

Mancava solo l’ufficialità, ma la notizia era nell’aria. A poco più di sei mesi dalle elezioni regionali del Lazio, due consigliere del M5S passano nel gruppo di Forza Italia. A lasciare i pentastellati sono Roberta Della Casa, ex presidente del Municipio Roma IV durante la sindacatura di Virginia Raggi, e Marco Colarossi (nella foto), il più giovane consigliere mai eletto alla Pisana.

I due hanno comunicato ufficialmente al presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, il loro passaggio al gruppo azzurro, che ora diventa il più numeroso della maggioranza dopo quello di Fratelli d’Italia. Inevitabile la dura reazione del Movimento 5 Stelle, che parla di una “giravolta ideologica” e chiede le dimissioni dei due consiglieri. Nella giornata di venerdì 1 settembre si terrà una conferenza stampa per presentare i due nuovi ingressi in Forza Italia, in pieno stile calciomercato.

Nel Lazio i consiglieri regionali del M5S Della Casa e Colarossi cambiano casacca. Forza Italia in forte difficoltà ormai imbarca tutti

L’appuntamento con i giornalisti è nella sede nazionale del partito, a piazza San Lorenzo in Lucina, proprio nella stessa giornata in cui alla Pisana si terrà il Consiglio straordinario, richiesto dalle opposizioni, sul ruolo del responsabile Comunicazione della Regione, Marcello De Angelis, dopo le sue parole sulla strage di Bologna e i suoi testi di vecchie canzoni, oltre all’inneggiamento al nazista Himmler.

Il passaggio dei due consiglieri a Forza Italia non cambia più di tanto i rapporti tra maggioranza e opposizione, considerando che i partiti di centrodestra hanno già un ampio margine in Consiglio. Varia, invece, l’equilibrio interno alla stessa maggioranza, con Forza Italia che diventa così il gruppo più numeroso dopo quello di Fratelli d’Italia: cinque consiglieri contro i 22 del partito di Giorgia Meloni. La Lega, invece, si ferma a quota tre. Nell’opposizione non cambia molto. Il Movimento 5 Stelle, però, passa da quattro a due consiglieri: alla Pisana a rappresentare i pentastellati restano solamente Valerio Novelli e Adriano Zuccalà.

La conferma del passaggio di Della Casa e Colarossi al gruppo di Forza Italia arriva anche dal gruppo M5S in Regione: “Prendiamo atto della loro decisione e rispettiamo la scelta di lasciare il Movimento se i valori e i principi che lo rappresentano non vengono più sentiti come propri, ma ci aspettiamo coerenza con gli impegni presi con i cittadini che li hanno votati”. Il che si traduce in una richiesta di “doverose” e “immediate dimissioni da consiglieri regionali”. Nella nota si sottolinea come venga ritenuto sorprendente che “Della Casa e Colarossi abbiano scoperto di non ritrovarsi più nel Movimento 5 Stelle, solo dopo e non prima essere eletti con il simbolo che oggi abbandonano”.

Allo stesso modo, prosegue il gruppo pentastellato in Regione, “fa riflettere che nessuna ipotesi di lasciare la casacca del M5S era trapelata durante la visita che il presidente Conte ha fatto al Gruppo Consiliare poco più di due mesi fa: sarebbe stata senza dubbio l’occasione migliore per esprimere i propri dubbi e le proprie perplessità, se davvero la critica o la dissonanza avessero avuto finalità costruttive”. Viene quindi ritenuta “sospetta una giravolta ideologica di tale portata in soli sei mesi. Se al contrario, l’insoddisfazione si fosse sedimentata da tempo, bene avrebbero fatto a candidarsi, già a febbraio scorso, con Forza Italia piuttosto che con il Movimento 5 Stelle”. Il rammarico è evidente: “Cambiare idea è legittimo, ma correttezza vuole che chi lascia il M5S, lasci anche tutti gli incarichi che ha ottenuto grazie ad esso, per ripresentarsi alla prossima tornata elettorale con il partito verso il quale sente maggiore affinità”. E il timore di molti è che la campagna acquisti di Forza Italia, magari non solamente all’interno dei 5 Stelle, non sia finita qui.