Poseidon, cos’è l’arma nucleare segreta di Putin per vincere la guerra

Poseidon è una potente arma a disposizione della Russia. Le conseguenze dovute al suo utilizzo non lascerebbe scampo all'Ucraina.

Poseidon, cos’è l’arma nucleare segreta di Putin per vincere la guerra

Poseidon è una delle armi molto potenti e devastanti presenti nell’arsenale russo. Il suo utilizzo decreterebbe la fine della guerra in Ucraina ma anche una possibile risposta dell’Occidente visti i suoi effetti catastrofici.

Poseidon, cos’è l’arma nucleare segreta di Putin

Poseidon è un drone sottomarino armato con una testata nucleare, in grado di generare tsunami alti 100 metri con conseguenze devastanti per l’obiettivo nemico. Un’arma potente il cui utilizzo avrebbe conseguenze devastanti già a partire dalle onde anomale generate dall’utilizzo delle armi nucleari che sarebbero in grado di radere al suolo le città costiere in pochi minuti, causando danni e vittime inimmaginabili. L’esistenza di Poseidon trova testimonianza già nel 2015, è stata poi confermata dallo stesso Putin, che nel 2018 ha ufficializzato lo sviluppo dell’arma.

Poseidon è grande circa due metri di lunghezza per un peso di 100 tonnellate. Nello specifico, si tratta di un drone sottomarino armato di testata nucleare. Potrebbe generare delle conseguenze catastrofiche e nemmeno prevedibili. L’arma è definita “siluro autonomo a propulsione nucleare intercontinentale” o drone sottomarino nucleare.

Servirà a vincere la guerra?

Secondo molti, Poseidon sarebbe l’ultima arma vincente a disposizione di Putin per concludere la guerra. Infatti, sarebbe in grado di lanciare ordigni nucleari, il siluro armato con una testata da 2 megatoni potrebbe generare tsunami alti 100 metri.

Secondo quanto rivelato dall’agenzia di stampa russa Tass, la versione più recente di Poseidon potrebbe raggiungere la velocità di 200 km/h, viaggiando in acqua ad una profondità di oltre un chilometro. Proprio questa caratteristica la renderebbe un’arma quasi impossibile da intercettare.

Poseidon sarebbe stata immortalata da immagini satellitari anche se  Mosca nega di voler ricorrere a queste armi. Lo ha commentato oggi a Roma anche l’ambasciatore in Italia Sergey Razov. Anche perchè le sue conseguenze potrebbero chiamare in gioco i Paesi dell’Occidente rendendo inevitabile lo scoppio di un conflitto mondiale.