Il disagio sociale cresce. Il Misery Index di Confcommercio a settembre torna a salire a 10,3, aumentando di 0,3 punti rispetto ad agosto e riportandosi così ai massimi dal gennaio di quest’anno. A influenzare la crescita dell’indice è un’ulteriore accelerazione dell’inflazione sui beni e servizi ad alta frequenza di acquisto, passata dal 2,3% di agosto all’attuale 2,7%. Non basta, all’opposto, una “modesta riduzione della disoccupazione estesa” al 6,5%.
Torna a crescere il disagio sociale: ai massimi da gennaio
In linea di massima, questa variazione negativa “non modifica la tendenza, che permane da quasi un anno, a una sostanziale stabilizzazione dell’indicatore”, come sottolinea Confcommercio. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, a settembre è atteso un recupero degli occupati associato a una contenuta riduzione della disoccupazione: dinamiche che dovrebbero portare il tasso di disoccupazione ufficiale al 5,9%.
Sul fronte delle unità di lavoro standard destagionalizzate e considerate in Cig, la situazione si conferma stabile. Combinando queste dinamiche il tasso di disoccupazione esteso arriverebbe al 6,5%. Per quanto riguarda l’inflazione, il dato dell’ultimo mese riflette gli effetti del confronto con un periodo in cui nel 2024 si era registrato un rallentamento per beni e servizi acquistati con maggior frequenza. La speranza, quindi, è che la tendenza torni a migliorare a ottobre.