Continuano a crescere i prezzi dei carburanti in Italia, mentre le quotazioni internazionali dei prodotti raffinati mostrano un’inversione di tendenza al ribasso. A spingere in alto i listini sono stati i ritocchi dei principali operatori: Q8 ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio, mentre Tamoil ha registrato un rialzo di un centesimo sulla benzina.
Secondo i dati elaborati da Staffetta Quotidiana su circa 18mila impianti e comunicati all’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le medie nazionali aggiornate alle ore 8 di ieri mostrano un quadro in peggioramento per automobilisti e trasportatori.
Prezzi medi in aumento
Nel dettaglio, ecco i prezzi medi dei carburanti alla pompa:
- Benzina self service: 1,715 euro/litro (+1 millesimo). Nelle compagnie 1,721, nelle pompe bianche 1,703.
- Diesel self service: 1,642 euro/litro (+1 centesimo). Nelle compagnie 1,647, nelle pompe bianche 1,630.
- Benzina servito: 1,856 euro/litro (+1). Con punte a 1,899 euro/litro nelle compagnie.
- Diesel servito: 1,783 euro/litro (+1).
Più stabili invece i carburanti alternativi: Gpl servito a 0,693 euro/litro, invariato; metano servito in calo a 1,420 euro/kg (-1); Gnl in crescita a 1,237 euro/kg (+4).
I prezzi in autostrada
Sulle autostrade, i rincari si fanno sentire con maggiore evidenza:
- Benzina self service: 1,814 euro/litro (servito 2,077).
- Gasolio self service: 1,753 euro/litro (servito 2,021).
- Gpl: 0,832 euro/litro.
- Metano: 1,502 euro/kg.
- Gnl: 1,297 euro/kg.
Una tendenza che pesa su famiglie e trasporti
Nonostante la flessione delle quotazioni internazionali, la spinta al rialzo dei prezzi benzina e gasolio si traduce in un aggravio immediato per le famiglie italiane e per il settore della logistica, già provato dall’inflazione.
Il rischio, secondo gli analisti, è che i nuovi aumenti possano consolidarsi, allargando il divario tra andamento dei mercati internazionali e costi effettivi sostenuti dagli automobilisti.