Primi effetti della cura Rocca. I cittadini del Lazio saranno i più tassati d’Italia

Nel Lazio Rocca ha deciso di non rinnovare il fondo da 300 milioni di euro che permetteva di pagare un'Irpef agevolata per i redditi medio-bassi.

Primi effetti della cura Rocca. I cittadini del Lazio saranno i più tassati d’Italia

Che siano al governo o alla guida di qualche Regione, le destre – contrariamente alle promesse sbandierate in campagna elettorale di non aumentare le tasse – si ritrovano a introdurre balzelli e imposte di ogni tipo. È quanto si sta verificando con la Manovra finanziaria del governo Meloni, è quanto si sta verificando nella Regione Lazio. La giunta guidata da Francesco Rocca ha deciso di non rinnovare il fondo taglia-tasse da 300 milioni di euro, ovvero la misura introdotta dalla giunta Zingaretti che permetteva di pagare un’Irpef agevolata per i redditi medio-bassi.

Nel Lazio Rocca ha deciso di non rinnovare il fondo da 300 milioni di euro che permetteva di pagare un’Irpef agevolata per i redditi medio-bassi

La Cgil aveva chiesto di rinnovare il sostegno alle famiglie con redditi medio-bassi, proprio attraverso questo fondo che nel 2023 ha permesso di applicare un’aliquota dell’1,73% di addizionale regionale Irpef per i redditi tra i 15mila e i 35mila euro, al posto della consueta aliquota del 3,33%. A questo si aggiungeva un’indennità una tantum di 300 euro per i redditi fino a 40mila euro per compensare il caro bollette. Ma Rocca ha scelto un’altra strada. A protestare contro la decisione di Rocca, è stato l’ex assessore ed ex vice presidente della Regione della giunta Zingaretti, oggi consigliere Pd, Daniele Leodori: “Destra nazionale e destra regionale si confermano la stessa cosa: hanno portato avanti una campagna elettorale fatta di slogan vuoti e ora che sono al governo il conto lo pagano i cittadini”, ha detto all’Ansa Leodori.

“La giustificazione che ci è stata data è il giudizio di parifica con cui la Corte dei Conti, a fianco all’apprezzamento per tutti gli atti perfezionati nel 2022, individua la necessità di reperire 170 milioni di euro. Che su un bilancio di circa 20 miliardi cubano meno dell’1%”, ha aggiunto Leodori. Non è dello stesso avviso l’attuale assessore al bilancio, esponente di FdI, Giancarlo Righini: “La notizia dell’aumento della pressione fiscale per i cittadini del Lazio è falsa. Le aliquote Irpef e Irap regionali infatti sono invariate rispetto a quelle dell’amministrazione Zingaretti. Il centrosinistra continua nella sua opera di disinformazione”, ha ribadito Righini, secondo il quale “nel 2023 non è stato possibile rifinanziare il cosiddetto fondo per la riduzione fiscale per il semplice motivo che queste risorse non esistevano”, perché la vecchia giunta ha finanziato “il fondo salva tasse con un escamotage finanziario”, ha affermato l’assessore.

Escamotage o meno, dal prossimo anno i cittadini del Lazio, “grazie” a Rocca, pagheranno più tasse degli abitanti delle altre regioni. Idem per i romani. A fare i calcoli e le simulazioni è la Cgil Roma e Lazio. “Il risultato della scelta della Giunta Rocca è che dal primo gennaio 2024 le cittadine e cittadini del Lazio saranno le più tassate d’Italia. Un lavoratore o un pensionato di Roma arriverà a pagare fino a 450 euro in più rispetto a chi vive a Milano. Una scelta che continueremo a contestare e su cui continueremo a fare operazione verità”, dichiara il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola.

Secondo la Cgil i contribuenti romani pagheranno circa 450 euro in più rispetto a chi vive a Milano

Ebbene i contribuenti laziali con redditi a 35mila euro con le nuove aliquote e senza accordo, pagano l’addizionale regionale più alta d’Italia. Più di 340 euro in più rispetto la media nazionale. Precisamente 925 euro contro gli 899 euro della Campania, i 793 euro del Piemonte e i 528 della Lombardia. Paragonando i contribuenti della Capitale, rispetto a quelli milanesi, si evince che i romani con reddito basso, 20mila euro, dovranno pagare 426 euro di addizionale regionale e 180 euro di addizionale comunale. Totale, 606 euro, contro i 263 di Milano. In altre parole, 343 euro in più. Per quanto riguarda i cittadini con reddito di 35mila euro, a Roma si pagheranno il prossimo anno 925 euro di addizionale regionale e 315 euro di addizionale comunale. Totale, 1240 euro, contro i 790 euro di Milano. Ovvero i cittadini di Roma dovranno pagare 450 euro in più rispetto a quelli di Milano.