Prodotti italiani in Russia e russi in Italia: quali potrebbero essere a rischio per esportazioni e importazioni

Prodotti italiani in Russia e russi in Italia: quali potrebbero essere i rischi legati alle esportazioni e alle importazioni?

Prodotti italiani in Russia e russi in Italia: quali potrebbero essere a rischio per esportazioni e importazioni

Lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina avrà, inevitabilmente, ripercussioni da un punto di vista economico e commerciale in ambito internazionale e italiano. In questo contesto, quali potrebbero essere i rischi per l’esportazione e l’importazione di prodotti italiani in Russia e di prodotti russi in Italia?

Prodotti italiani in Russia e russi in Italia: quali potrebbero essere a rischio per esportazioni e importazioni?

Il costante inasprimento del conflitto tra Russia e Ucraina avrà pesanti ripercussioni sull’economia italiana. A questo proposito, infatti, le stime più recenti riferiscono che gli scambi Russia-Italia hanno un valore che supera i 22 miliardi dieuro.

Secondo i dati dell’Agenzia Ice ricavati su base Istat, sono circa 300 le aziende italiane che si trovano direttamente in affari con l’Ucraina, con un interscambio di oltre 4 miliardi di euro nei primi 11 mesi del 2021. Le cifre sono ben più elevate se si guarda a Mosca. Le relazioni commerciali tra Russia e Italia si basano sull’esportazione di prodotti dalla Penisola per un valore totale superiore ai 7 miliardi di euro e di importazione dalla Russia di circa 12,6 miliardi di euro.

In relazione al commercio dall’Italia a Mosca, tra i principali prodotti italiani esportati in Russia figurano soprattutto macchinari, capi di abbigliamento, apparecchi elettronici e articoli chimico-farmaceutici.

Prodotti italiani in Russia: il rischio per il settore dell’abbigliamento

I rischi che potrebbero travolgere il settore dell’esportazioni italiana in materia di abbigliamento con la guerra tra Russia e Ucraina sono stati affrontati dal presidente della sezione Calzature di Confidustria Fermo, Arturo Venanzi. Il presidente Venanzi, in occasione id un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, ha dichiarato: “L’eventuale varo di nuove sanzioni alla Russia sarebbe un disastro perché qui sul territorio ci sono almeno 20.000 addetti impegnati nel distretto delle calzature e, in media per le aziende, la Russia vale il 30% dei ricavi”.

Allo stesso modo, anche il CEO del brand di abbigliamento di lusso Stefano Ricci, Massimo Ricci, ha sottolineato che la società ottiene il 15% dei ricavi dalle esportazioni in Russia e in Italia.

Prodotti russi in Italia: i pericoli in caso di interruzione del commercio

Per quanto riguarda i prodotti russi importati in Italia, la Penisola è uno degli Stati europei maggiormente filorussi in materia di commercio. Il Paese, infatti, è molto dipendente dalle importazioni russe: situazione condivisa, ad esempio, con l’Austria.

Nello specifico, l’Italia importa dalla Russia gas naturale che corrisponde a circa il 43% degli acquisti dall’estero secondo i dati del 2020.

Altri prodotti russi che giungono in Italia, poi, sono di natura minerale, petrolifera e metallurgica. È evidente, quindi, che – in caso di interruzione dei rapporti commerciali con Mosca – la Penisola andrebbe incontro a gravi difficoltà da affrontare.