Putin viola la tregua che lui stesso ha annunciato unilateralmente. Ira di Zelensky: “È la dimostrazione che la Russia vuole continuare a combattere”

Putin viola la tregua che lui stesso ha annunciato unilateralmente. Zelensky: "È la dimostrazione che la Russia vuole continuare a combattere"

Putin viola la tregua che lui stesso ha annunciato unilateralmente. Ira di Zelensky: “È la dimostrazione che la Russia vuole continuare a combattere”

Il primo giorno della tregua di tre giorni in Ucraina, unilateralmente annunciata da Vladimir Putin e mai ufficialmente recepita da Volodymyr Zelensky, è trascorso tra timori, accuse e i consueti “incidenti”. Con lo stop ai combattimenti scattato nella notte tra mercoledì e giovedì, per diverse ore non si sono registrati scontri tra le forze di Mosca e quelle di Kiev.

Un silenzio surreale che, secondo il portavoce militare per il fronte orientale ucraino, Viktor Trehubov, è stato interrotto da un attacco missilistico russo su Kostiantynivka, nel Donetsk, seguito da ulteriori raid “in diverse zone” dell’Ucraina. Come dichiarato dallo Stato maggiore ucraino, che ha fornito diverse prove video a sostegno delle proprie affermazioni, prima dell’inizio della tregua si erano verificati “139 scontri lungo l’intera linea del fronte”, numero salito ad “almeno 196” dopo la mezzanotte e nel corso della giornata.

Tra gli episodi più gravi c’è stato un raid missilistico che ha colpito la regione di Sumy, nel nord-est del Paese, causando la morte di una donna e il ferimento di altre due persone. Le accuse di violazione della tregua sono state smentite dal Cremlino, secondo cui si tratterebbe di “fake news”, affermando che gli attacchi sarebbero stati postdatati dalle autorità di Kiev. Mosca, al contrario, sostiene di disporre di informazioni di intelligence secondo cui l’esercito ucraino starebbe valutando di colpire la Russia durante la parata militare con cui si celebra la vittoria nella Seconda guerra mondiale.

Putin viola la tregua che lui stesso ha annunciato unilateralmente. Ira di Zelensky: “È la dimostrazione che la Russia vuole continuare a combattere”

In attesa di capire come evolverà la tregua, che terminerà domani, crescono i timori degli Stati Uniti riguardo a una possibile risoluzione del conflitto ucraino. A esprimere preoccupazione è stato il vicepresidente USA, J.D. Vance, secondo cui i russi starebbero avanzando richieste eccessive nei negoziati di pace, sottolineando l’enorme divergenza tra le due parti. “Non è necessario essere d’accordo con le argomentazioni della Russia, ma è necessario comprenderne la posizione per fermare la guerra. Pensiamo che la Russia stia avanzando richieste eccessive, ma è così che funzionano i negoziati”.

“Probabilmente è difficile negoziare senza un contatto diretto tra Mosca e Kiev”, ha ammesso Vance, spiegando che, se la situazione non cambierà, prima o poi il presidente Donald Trump potrebbe decidere di disimpegnarsi dal conflitto.