Quando verrà aperto il testamento di Berlusconi: i nodi dell’eredità

Quando verrà aperto il testamento di Silvio Berlusconi e quali sono i nodi decisivi sull'eredità dell'ex presidente del Consiglio.

Quando verrà aperto il testamento di Berlusconi: i nodi dell’eredità

Il testamento di Silvio Berlusconi potrebbe essere aperto lunedì 26 giugno, a due settimane di distanza dalla morte dell’ex presidente del Consiglio. A riportare la notizia è il Corriere della Sera, che spiega che l’apertura dovrebbe arrivare in tempo per l’assemblea di Fininvest di fine giugno. 

Il testamento, che svelerà le decisioni del fondatore di Forza Italia sulla sua eredità, dovrebbe quindi essere aperto tre giorni prima rispetto all’assemblea ordinaria della capogruppo Fininvest, prevista per giovedì 29 giugno. All’ordine del giorno ci saranno l’approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio d’amministrazione. 

L’assemblea di Fininvest dopo il testamento di Berlusconi

La riunione dei soci, ovvero i cinque figli, potrebbe quindi far subito seguito a quanto scritto da Berlusconi nel suo testamento. Il notaio dovrebbe essere Arrigo Roveda, scrive ancora il Corriere, spiegando che per il momento non è trapelato nulla sulle intenzioni dell’ex presidente del Consiglio. 

La partita dell’eredità di Berlusconi

Il nodo principale del testamento riguarda le quote di Fininvest: Berlusconi aveva il 61% mentre il resto delle quote era suddiviso equamente tra i cinque figli. Sarà decisivo capire come verranno distribuite le quote del defunto ex presidente del Consiglio: potrebbero essere cambiati gli equilibri attuali, se le quote venissero distribuite ugualmente dando così (facendo una semplice somma) più potere ai tre figli nati dal secondo matrimonio (Barbara, Eleonora e Luigi) rispetto ai due nati dal primo matrimonio (Marina e Pier Silvio).

Due terzi dei beni di Berlusconi – ci sono anche ville, barche, opere d’arte e tanto altro nel suo patrimonio – andranno di diritto ai figli, ma per un terzo è stato lui a decidere. Se Berlusconi avesse deciso di lasciare il controllo della società principalmente in mano a Marina e Pier Silvio, proprio questo terzo di quote spetterà ai primi due figli. 

In più c’è l’incognita del ruolo di Marta Fascina, la compagna che è stata accanto al fondatore di Forza Italia fino alla sua scomparsa. In molti aspettano di capire se il suo nome apparirà nel testamento e se avrà qualcosa in eredità dopo la morte di Silvio Berlusconi.