Non è la prima volta che Incoronata Boccia, attualmente direttrice dell’ufficio stampa Rai, finisce nella bufera. Tempo fa era stata al centro dell’attenzione per le sue dichiarazioni anti-aborto, stavolta invece per la sua presa di posizione su quanto avvenuto a Gaza.
Boccia, durante un convegno promesso dall’Unione delle comunità ebraiche e dal Cnel, ha parlato dell’operato israeliano nella Striscia, negando alcune delle violenze compiute dall’Idf. E parlando anche di un “set” allestito da Hamas a Gaza. Ma cosa ha detto esattamente la direttrice dell’ufficio stampa Rai e perché le opposizioni chiedono le sue dimissioni?
Cosa ha detto Incoronata Boccia su Israele e Gaza
Durante il convegno, Boccia ha detto che “non esiste una sola prova che l’esercito israeliano abbia mitragliato civili inermi”. Fatti che sarebbero stati riportati, a suo giudizio, “senza alcuna verifica delle fonti”. Da qui un triplo “vergogna, vergogna, vergogna” riferito ai giornalisti, con tanto di un “j’accuse tombale non solo sul suicidio dell’occidente, ma sul suicidio del giornalismo” in merito a quanto successo a Gaza.
Poi la giornalista Rai parla di Hamas: “Ad Hamas vogliamo dare una candidatura per premio Oscar per la miglior regia”, ha affermato dicendo che ha “allestito set” nella Striscia, facendo di fatto intuire che il racconto di quanto avvenuto a Gaza sarebbe finto. “L’informazione era propaganda, non era informazione”, ha aggiunto. E non sono mancati anche dubbi sull’uso della parola genocidio.
Incoronata Boccia, direttrice Ufficio Stampa Rai: “Non esiste una sola prova che l’esercito israeliano abbia mitragliato civili inermi. Vergogna per il suicidio del giornalismo che si è piegato alla propaganda dei set di Hamas” Non ci sono più parole per questo delirio. pic.twitter.com/qqlhxIHHQq
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) October 13, 2025
Rai, le opposizioni chiedono le dimissioni di Boccia
Le parole di Boccia hanno scatenato la protesta delle opposizioni: per gli esponenti dei 5 Stelle in commissione di Vigilanza Rai, le sue dichiarazioni “rappresentano un punto di non ritorno per il servizio pubblico. Negare l’evidenza dei massacri e liquidare come ‘strumentale’ la parola genocidio non è informazione: è propaganda”. Per gli esponenti M5s Boccia “deve dimettersi subito”, ritenendo le dimissioni “una questione di decenza”.
Protesta anche la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia: “Se la Rai non prenderà le distanze in modo chiaro e immediato, quelle parole finiranno per rappresentare la posizione ufficiale dell’azienda”. Il Pd, con i suoi componenti della commissione di Vigilanza, parla di parole “inaccettabili e pericolose”, definendo quelle frasi come “negazionismo e banalizzazione della violenza”.