Regionali d’Abruzzo, non sono esclusi accordi tra Cinque Stelle e Lega. Ma la consigliera pentastellata Marcozzi frena l’annuncio di Salvini

“Non abbiamo avuto alcun confronto con gli esponenti della Lega in Abruzzo su eventuali accordi pre o post elettorali”, dice a La Notizia, Sara Marcozzi

Salvini ha già puntato un nuovo obiettivo, l’Abruzzo dove tra pochi mesi si dovrà tornare ad elezioni: il piatto è ghiotto, perché se dovesse riuscire ad imporre un candidato leghista alla coalizione di Centrodestra, al Carroccio potrebbe presentarsi l’occasione di eleggere il suo primo presidente in una regione del Sud. Naturalmente Forza Italia resisterà con tutte le energie che ancora rimangono al partito al netto di alcune defezioni eccellenti e dei malumori ancora striscianti per alcune mancate candidature alle politiche. Ma l’impatto mediatico di Matteo Salvini

a livello nazionale ed alcuni sintomatici cambi di casacca da parte di amministratori che sono entrati in questi mesi nell’orbita leghista, aprono scenari inimmaginabili fino a poco tempo fa. “Non escludo l’accordo con i 5 Stelle alle regionali d’Abruzzo”, ha detto il leader del Carroccio alla kermesse di Silvi Marina, lasciando interdetti i politici locali. Il pubblico, invece, si è spellato le mani.

Andiamoci piano – “Non abbiamo avuto alcun confronto con gli esponenti della Lega in Abruzzo su eventuali  accordi pre o post elettorali”, dice a La Notizia, Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle. Che un recente sondaggio vorrebbe favorita nella corsa per la presidenza della regione. “Generalmente siamo sempre andati da soli dopo aver selezionato, attraverso le regionarie, prima la lista degli aspiranti consiglieri e poi il nome del candidato presidente. E credo che il Movimento si comporterà allo stesso modo anche in Abruzzo”. Anche se non è ancora noto quando si svolgeranno le elezioni: attualmente il presidente della regione Luciano d’Alfonso del Pd è ancora in carica nonostante nel frattemposia stato eletto al Senato. Della sua situazione si occuperà la Giunta per le elezioni di Palazzo Madama una volta che si sarà insediata. “Spero che torneremo al voto entro l’autunno”, dice la Marcozzi: “Se sarò io il candidato del Movimento 5 Stelle il mio avversario non sarà certo il Pd che ha malgovernato in que-sti anni, per usare un eufemismo. Certo, se fossi Salvini deciderei di far correre la Lega da sola, senza la zavorra del Centrodestra che è espressione di un modo vecchio e compromesso di fare politica. Si tratterebbe di una scelta di orgoglio e dignità”.