Renzi è passato dal senza di me al senza di lui. Spinta per un Esecutivo istituzionale contro l’aumento dell’Iva. Martina e Franceschini sono d’accordo. Intesa vicina anche con Zingaretti

Lontani anni luce i tempi del #senzadime e dei popcorn. La linea di Matteo Renzi ora è una sola: #senzadilui. Tutto pur di non consegnare il Paese alla destra di Matteo Salvini. Lo ha fatto capire bene ieri pomeriggio in conferenza stampa. Prima che in Aula venisse di fatto aperto il dibattito sulla crisi di governo. E cercando in ogni modo di favorire un’intesa con il Movimento 5 Stelle, per evitare la fine anticipata della legislatura, ma prestando allo stesso tempo particolare attenzione a non mortificare il segretario Nicola Zingaretti.

Un ruolo nuovamente da regista quello che si sta ritagliando Matteo da Rignano. Renzi ha invocato la costituzione di un “esecutivo dei responsabili”, capace di scongiurare l’aumento dell’Iva. “Se si va alle elezioni – ha dichiarato l’ex premier – non so se il Pd arriva al 25 per cento, ma l’Iva di sicuro ci arriverà, e questo significa che la recessione è sicura. Per me le forze politiche responsabili, nella mia testa tutte, devono bloccare l’aumento dell’Iva”.

Per quanto riguarda le precedenti chiusure al Movimento 5 Stelle, Renzi ha poi sostenuto che prima non c’erano le condizioni per un accordo, ma che ora il Paese è cambiato. Tanto che l’esponente dem si è detto disposto anche a votare il taglio dei parlamentari caro ai pentastellati. Assicurando infine di non avere il controllo sui gruppi parlamentari, l’ex premier ha concluso specificando che sarà il segretario a gestire i diversi passaggi da compiere. Una linea su cui sembrano ritrovarsi anche Maurizio Martina e Dario Franceschini.