L’ex premier Matteo Renzi saluta e se ne va. Domani il senatore di Pontassieve annuncerà l’addio al Partito Democratico, forse in un’intervista su un quotidiano e poi nel salotto di Bruno Vespa, nel corso della puntata di Porta a Porta che andrà in onda martedì alle 23.25. A monte della decisione ci sarebbero “motivi politici e personali”, come ha spiegato Ettore Rosato.
All’addio potrebbe seguire la nascita del suo nuovo movimento. Un’entità politica che secondo alcuni potrebbe chiamarsi “Italia del sì” e che dovrebbe affiancare i comitati civici di “Ritorno al futuro”. Un movimento che avrà un gruppo autonomo alla Camera, una componente nel misto al Senato e che a Palazzo Chigi potrebbe contare su due ministri (Bellanova e Bonetti) e altrettanti sottosegretari (Ascani e Scalfarotto).
I renziani assicurano che la nuova formazione dell’ex rottamatore non sarà un pericolo per il Governo, anzi “paradossalmente – ha garantito nei giorni scorsi lo stesso Renzi dalle colonne del Times – ne amplierebbe il sostegno”. Di certo si sa che ad agosto i comitati dell’ex premier hanno ricevuto un boom di donazioni, dai 20mila euro di giugno ai 260mila di luglio.