Riforma pensioni 2022, ultime notizie: il rischio stop dall’Ue e il piano del Governo Draghi

Riforma pensioni 2022, ultime notizie: la strada verso una soluzione è in salita con il tempo a disposizione sempre di meno.

Riforma pensioni 2022, ultime notizie: il rischio stop dall’Ue e il piano del Governo Draghi

Riforma pensioni 2022, ultime notizie: torna al centro del dibattito politico il tema pensionistico, soprattutto dopo l’ultimo reporto della Commissione Europea proprio sull’Italia.

Riforma pensioni 2022, ultime notizie: il rischio stop dall’Ue

Sulla riforma delle pensioni non ci sono grossi passa avanti anzi addirittura c’è il rischio che l’Unione Europea possa rallentare l’iter. Infatti, la Commissione europea afferma che la spesa per pensioni «è destinata ad aumentare».

La Commissione europea nell’ultimo Country Report sull’Italia ha confermato che un paese sempre più vecchio, bocciando le varie deroghe alla alla legge Fornero, Quota 100,  Quota 102. Dunque, la strada per il Governo Draghi per il tema pensioni è in salita ed il tempo a disposizione sta terminando.

Il piano del Governo Draghi

Matteo Salvini a proposito della riforma delle pensioni ha commentato: “Il nostro obiettivo, e non ci fermeremo fino a quando lo avremo raggiunto, è cancellare definitivamente la legge Fornero e arrivare a Quota 41: azzerare una volta per tutte la legge Fornero, che di danni ne ha già fatti abbastanza”.

Il piano del Governo Draghi sarebbe di proporre un riforma che permetterà di andare in pensione prima dei 67 anni previsti dalla Fornero, ma ricalcolando l’assegno col metodo contributivo perché la flessibilità in uscita sia sostenibile, in modo che non abbia cioè un impatto eccessivo sui conti pubblici.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico: “Sulla flessibilità del sistema pensionistico ne parliamo da troppo tempo e probabilmente nemmeno questa legislatura riuscirà a chiudere questo cantiere: almeno non mi sembra che questo capitolo sia in procinto di essere chiuso”. Inoltre, Tridico ha anche rilanciato la sua proposta di consentire a 63-64 anni l’uscita con l’anticipo della sola quota contributiva della pensione per poi recuperare anche la parte retributiva al raggiungimento dei 67 anni d’età.

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