Risultati elezioni provinciali Alto Adige, Svp prima ma in calo: più complicato formare la giunta

I risultati delle elezioni provinciali in Alto Adige: Svp primo ma in netto calo, exploit dei partiti no-migranti e no vax.

Risultati elezioni provinciali Alto Adige, Svp prima ma in calo: più complicato formare la giunta

Le elezioni provinciali in Alto Adige cambiano completamente gli equilibri esistenti. Da una parte per il peggior risultato di sempre della Svp, che resta comunque stabilimenti in testa; e dall’altra il crollo della Lega, di fatto una bocciatura al governo provinciale uscente. Chi cresce, diventando il primo partito di lingua italiana in Alto Adige, è Fratelli d’Italia.

I risultati delle elezioni provinciali, quindi, consegnano diverse novità, a partire dall’exploit delle destre di lingua tedesca e delle liste anti-immigrati e no-vax. Come detto, l’altra novità riguarda Fratelli d’Italia che supera (e doppia) la Lega, diventando il primo partito di lingua italiana per la prima volta.

I risultati delle elezioni provinciali in Alto Adige

Bene anche le liste interetniche del Team K e dei Verdi, con il Pd che resta stabile e conferma un seggio. A destra il presidente uscente, Arno Kompastcher, si conferma re delle preferenze, ma con un importante calo rispetto al passato. Dimezza i voti il segretario del Volkspartei, Achammer. Male Forza Italia e Movimento 5 Stelle, fuori dal consiglio. 

Sorprende il risultato dell’ex capo degli Schuetzen, Juergen Wirth Anderlan, che raggiunge quasi il 6% grazie a slogan xenofobi. Il problema, però, ora è trovare una maggioranza, con i 13 consiglieri su 35 della Volkspartei (in calo di oltre il 7%) che non basta, con i tre eletti anche da Fdi e Lega, a raggiungere la maggioranza. L’ipotesi è di allargare la coalizione a destra ai pantirolesi dei Freiheitlichen per raggiungere i 18 seggi (con margine minimo).

Nella coalizione potrebbe rientrare anche l’ex assessore Widmann, che ha però provocato una frattura interna alla Svp. Un’altra ipotesi è quella di puntare su Verdi e Team K, con una coalizione più a sinistra. Si tratta della prima volta in cui in provincia di Bolzano non esce una maggioranza chiara dalle urne.

I seggi in Alto Adige

Ricapitolando, in testa c’è sempre la Volkspartei al 34,5%. Segue il Team K all’11,1%, con poi la Sud-Tiroler Freiheit al 10,9% (eleggono 4 consiglieri a testa). Con tre consiglieri e il 9% troviamo i Verdi, seguiti da Fratelli d’Italia al 6% e con due consiglieri. La Lega crolla al 3%, con un solo consigliere eletto (cinque anni fa era oltre l’11%). Due seggi, con il 5,9% per il leader no vax e anti-migranti Anderlan. 

Ottengono due consiglieri i Freiheitlichen con il 4,9% e uno il Pd con il 3,5%, sostanzialmente stabile. La lista di Widmann ottiene un solo consigliere con il 3,4%, così come La Civica al 2,6% e la lista no vax Vita con la stessa percentuale. Non raggiungono neanche l’1% Movimento 5 Stelle e Forza Italia. 

Le elezioni provinciali in Trentino

Diversa la situazione in Trentino, dove il presidente uscente del centrodestra, Maurizio Fugatti, dovrebbe ottenere il bis, stando agli scrutini in corso. Il candidato del centrosinistra, Francesco Valduga, resta quasi certamente dietro. La sfida sembra essere soprattutto per il primato nella destra, con Fratelli d’Italia che alle ultime elezioni politiche era diventato il primo partito, a fronte di un crollo della Lega. 

Se dovesse andare così anche ora un ruolo cruciale potrebbe ottenerlo nella giunta l’esponente di Fdi, Francesco Gerosa. Sempre a destra si è presentato anche il leader storico della Lega a livello locale, Sergio Divina: dopo la rottura con il Carroccio ha presentato una sua lista. Potrebbe essere necessario anche il suo sostegno per formare la giunta.