Roma caput pacis, domani nella Capitale la marcia contro la guerra

Domani a Roma la marcia per la pace per chiedere lo stop immediato del conflitto in Ucraina e la messa al bando delle armi nucleari.

Mezzogiorno… di pace. Inizia il conto alla rovescia per il corteo Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace!, organizzato dalla Rete italiana per il disarmo che attraverserà domani le strade di Roma da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni. Una marcia per la pace per chiedere lo stop immediato del conflitto in Ucraina e la messa al bando delle armi nucleari.

Domani a Roma la marcia per la pace per chiedere lo stop immediato del conflitto in Ucraina e la messa al bando delle armi nucleari

Il ritrovo è fissato alle 12 in piazza della Repubblica, da dove il corteo partirà alle 13 in direzione piazza San Giovanni in Laterano: l’arrivo è previsto per le 15, quando inizieranno gli interventi dal palco, su cui si avvicenderanno i rappresentanti delle organizzazioni promotrici, insieme ai testimoni del conflitto in Ucraina.

La manifestazione, che ha come obiettivo una grande mobilitazione della società civile (non ci saranno vessilli di partito, anche se è prevista la partecipazione di diversi esponenti del mondo della politica a cominciare dal leader M5S, Giuseppe Conte), è coordinata dalla Rete italiana pace e disarmo e guidata da Europe for Peace, coalizione di oltre 400 organizzazioni, associazioni, reti, sindacati e comunità, che già da alcuni mesi promuove degli eventi per protestare contro il conflitto ucraino e quelli nel resto del mondo.

Tra le realtà aderenti, molti esponenti del Comitato editoriale di Vita: Arci, Acli, Agesci, Coopi, Federsolidarietà – Confcooperative, Legacoopsociali, ActionAid, Amref, Ancc Coop, Anpas, Ciai, Cbm, Cittadinanzaattiva Onlus, Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Fish, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, Fondazione Arché, Fondazione Ebbene, Fondazione Exodus, Fondazione Albero della vita, Intersos, Mcl – Movimento cristiano lavoratori, Save the children Italia, SOS Villaggi dei bambini Italia e We World.

Secondo gli organizzatori, che condannano l’aggressione della Russia sostenenedo la resistenza ucraina, parteggiando per la non violenza, è necessario che gli Stati si adoperino per contrastare la minaccia nucleare e risolvere la crisi attraverso i negoziati. Per questo, chiedono al Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, la convocazione immediata di una Conferenza internazionale per la pace, per garantire la sicurezza reciproca, impegnare tutti gli Stati a eliminare le armi atomiche e ridurre le spese militari per aumentare quelle per il contrasto alla povertà, l’economia disarmata, la transizione ecologica e il lavoro dignitoso.

“L’Italia, la Costituzione la società civile ripudiano la guerra”, si legge sul dito della Rete italiana pace e disarmo. “Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea e internazionale per la sua piena affermazione”. Tante le adesioni di cittadini e associazioni su tutto il territorio nazionale. Da tutte le maggiori città italiane è prevista la partenza di bus per partecipare al corteo di domani.

Chi dovesse decidere di raggiungere la manifestazione via treno, può scegliere di camminare fino al punto di ritrovo, distante solo sette minuti a piedi dalla stazione di Roma Termini, o di prendere la metropolitana, scendendo alla fermata Repubblica. Tutte le informazioni sul corteo sono disponibili sulla piattaforma della Rete italiana pace e disarmo.

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