Roma, la peste suina torna a far paura: due cinghiali positivi al test. L’allarme di Coldiretti: “Situazione fuori controllo”

Roma, la peste suina torna a minacciare il territorio con l'Unità di crisi già attivata dalla Regione Lazio come primo intervento.

Roma, la peste suina torna a far paura: due cinghiali positivi al test. L’allarme di Coldiretti: “Situazione fuori controllo”

Roma, la peste suina torna d’attualità alzando il livello di allerta. Due corpi senza vita di due cinghiali sono risultati positivi e dunque è scattato l’allarme sia da parte della Regione Lazio sia da parte del Ministero della Salute.

Roma, la peste suina torna a far paura: due cinghiali positivi al test

A Roma è tornato l’incubo della peste suina. Nel parco dell’Insugherata e a Casal del Marmo, nella periferia Nord della capitale, sono state trovate le carcasse di due cinghiali, i cui corpi sono stati portati nel laboratorio delle Asl, che hanno confermato il risultato positivo alla Peste suina africana. Immediatamente il Ministero della Salute ha convocato un piano d’emergenza così come la Regione Lazione ha attivato l’Unità di crisi.

“Piano Regionale Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africane nella specie cinghiale” (PRIU) spiega cosa succede e come intervenire in queste situazione. “Nell’ambito dei piani di selezione redatti dagli ATC – si legge nel provvedimento – devono essere previsti anche interventi di tipo puntuale, sulla base di segnalazioni da parte di imprenditori agricoli”. E ancora “A seguito della segnalazione, l’ATC di competenza, dopo un rapido accertamento, provvederà all’esecuzione dell’intervento selettivo entro 72 ore dalla richiesta”.

L’allarme di Coldiretti: “Situazione fuori controllo”

Coldiretti ha lanciato l’allarme sulla vicenda: “La situazione è fuori controllo. Quanto accaduto è la dimostrazione che i provvedimenti presi, relativamente alle azioni di depopolamento e controllo numerico degli ungulati, sono rimasti inattuati. Eppure c’è un’ordinanza emanata dal commissario straordinario alla Peste Suina Africana, la numero 2/2023, che deve essere seguita e rigorosamente rispettata dagli enti parco e dagli Atc. Cosa che evidentemente non è avvenuta”, ha dichiarato il presidente David Granieri.

“I nuovi casi di Peste suina africana – prosegue Granieri – mettono ulteriormente a rischio migliaia di nostre aziende suinicole, con danni economici incalcolabili ad un intero settore, già provato dai casi che si sono verificati lo scorso anno e dalle restrizione imposte per contenere la diffusione del contagio. A riguardo riteniamo sia necessario sostenere finanziariamente le imprese che hanno dovuto abbattere i capi di suini, anche sani e che attualmente sono privi di reddito”. “Ad oggi – conclude Granieri – i fatti ci dimostrano che le misure previste dall’ordinanza, non sono ancora state applicate nella maniera rigorosa e tempestiva, che è invece necessaria e che i nostri imprenditori agricoli sono nuovamente esposti a gravi rischi. La situazione dello scorso anno, evidentemente non ha insegnato nulla”.

 

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