Ryanair, voli ridotti in Italia a causa del decreto del governo: “Tagliamo le rotte”

Ryanair, tagliate alcune tratte in Italia dal prossimo inverno a causa del decreto voli voluto dal governo Meloni.

Ryanair, voli ridotti in Italia a causa del decreto del governo: “Tagliamo le rotte”

Ryanair, tagliati alcuni voli in Italia: la scelta della compagnia aerea irlandese arriva a seguito del decreto sul caro prezzi voluto dal governo Meloni. Dunque, dal prossimo inverno i saranno meno tratte.

Ryanair, voli ridotti in Italia

Nelle scorse settimane c’era già stata la minaccia ed adesso è diventata purtroppo realtà: la compagnia di volo Ryanair ha tagliato alcune rotte in Italia. Per l’inverno saranno cancellate dalla Sardegna tre rotte nazionali per Trieste (da Cagliari), Bari e Treviso (entrambe da Alghero). Inoltre, verranno ridotte le frequenze su altre 7 rotte, compresi 6 collegamenti nazionali essenziali per Roma, Milano (Bergamo e Malpensa), Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi.

“Sono qui per preannunciare purtroppo una cosa che non avremmo certamente voluto – ha spiegato il chief commercial officer Jason Mc Guinness incontrando i giornalisti a Cagliari -: una riduzione di quasi il 10% rispetto al programmato, ciò è totalmente legato al decreto del governo italiano che consideriamo totalmente illegale e che avrà il solo effetto di ridurre la connettività”.

La causa è il decreto del governo Meloni

La scelta è stata maturata a causa del decreto sul caro voli voluto dal governo Meloni. “Fermiamo questo decreto legge per evitare ulteriori danni irreparabili e, invece, rendiamo l’Italia più competitiva togliendo la tassa chiamata addizionale municipale su tutti gli aeroporti della Penisola”, ha chiarito Jason Mc Guinness.

“Questo illogico decreto ideato a Roma che fissa un tetto illegale sui prezzi – ha sottolineato lo chief commercial officer di Ryanair – minaccia di vanificare tutti gli sforzi che Ryanair e il management degli aeroporti sardi continuano a fare in stretto contatto per sviluppare una crescita a sostegno della vitale connettività dell’isola”. Per il manager, “i principi economici di base impongono che l’unica soluzione credibile e a lungo termine per abbassare le tariffe tra le isole di Sardegna e Sicilia e l’Italia continentale, sia aumentare il numero di voli offerti”. Mc Guinness ha inoltre ricordato che “l’addizionale municipale aggiunge 6,50 euro al prezzo pagato da ogni uomo, donna e bambino che viaggia dalle isole alla terraferma”.

“Purtroppo Ryanair non sarà in grado di sbloccare il vero potenziale della Sardegna se il governo italiano continua a introdurre unilateralmente decreti illogici e illegali – ha ribadito Mc Guinness – che servono solo a danneggiare la connettività insulare, in particolare nei mesi invernali non di punta, quando compagnie aeree efficienti come Ryanair in genere scontano fortemente le tariffe per stimolare la domanda”.