Salario minimo in Italia: cos’è, in cosa consiste e quanto dovrebbe essere

Salario minimo in Italia: il dibattito politico si è aperto nel momento in cui l'Europa chiede la riforma in tutti i paesi componenti.

Salario minimo in Italia: cos’è, in cosa consiste e quanto dovrebbe essere

Salario minimo in Italia: il dibattito politico sulla questione si è acceso dal momento che gli altri paesi dell’Unione Europea non solo l’hanno adottato ma lavorano per migliorarlo.

Salario minimo in Italia: cos’è e in cosa consiste

Il M5S ha da tempo depositato a prima firma Nunzia Catalfo (ex ministro del Lavoro) un disegno di legge per introdurre il salario minimo. Oggi ci si chiede a che punto è l’Italia rispetto a garantire questo diritto per tantissimi cittadini lavoratori precari. Il leader dei pentastellati, Giuseppe Conte, insiste: “Bisogna intervenire subito – ha detto – il progetto di legge è al Senato. La legge si può approvare in poco tempo”.

Il salario minimo è la retribuzione di base per i lavoratori di differenti categorie, stabilita per legge, in un determinato arco di tempo. Non può essere in alcun modo ridotta da accordi collettivi o da contratti privati. In Europa, 21 dei 27 Stati membri l’hanno già introdotto, ma l’Italia non ha ancora provveduto a tale riforma. Il salario minimo va calcolato in base a la produttività; il PIL; l’Indice dei prezzi al consumo; andamento generale dell’economia.

Quanto dovrebbe essere

Dopo la Spagna anche la Germania ha deciso che dal prossimo 1° ottobre il salario minimo legale salirà a 12 euro l’ora. Attualmente è di 9,82 euro. A luglio salirà a 10,45 euro.

In Italia l’11,7% dei lavoratori dipendenti riceve un salario inferiore ai minimi contrattuali. L’Italia non prevede una legge sul tale questione ma è anche il paese che in Europa ha il primato negativo sul fronte delle retribuzioni. . Il M5S ha presentato un disegno di legge, su iniziativa dell’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che prevede il riconoscimento, nei contratti, di una retribuzione complessiva non inferiore a 9 euro l’ora.

Sulla questione è nato un dibattito politico: “è importante riuscire entro fine legislatura a dare un segnale. Il tema sta prendendo giustamente piede in tante economie simili alla nostre, è importante se facciamo un grosso passo in avanti. Entro la legislatura sarebbe l’ideale, altrimenti lo presenteremo dentro il progetto per le prossime elezioni” ha detto Enrico Letta a margine di un incontro elettorale a Montalcino. La Lega invece non si sbilancia. “Il salario minimo non deve essere un tabu’ ma bisogna stare attenti a come si fa” ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

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