Salvini assenteista già quando lavorava nei giornali. Il vicepremier: tornerei a fare il cronista. Ma l’ex direttore de La Padania Moncalvo voleva licenziarlo

Probabilmente quando l’ex direttore de La Padania Gigi Moncalvo (nella foto) l’ha sentito due giorni fa sul palco di Sabaudia, ha avuto un piccolo sobbalzo. Eppure Matteo Salvini l’ha proprio detto: “Con tutti il rispetto per i giornalisti presenti, oggi sentiamo prima i cittadini – ha detto il Capitano brandendo il microfono al suo arrivo sul palco – Il giornalista lo faccio anch’io come mestiere e tornerò a farlo dopo la politica”. Nel passato di Salvini giornalista, infatti, c’è anche il suo ruolo all’interno del giornale La Padania, proprio con Moncalvo direttore. Che non sembra aver avuto un bel ricordo di quella esperienza quotidiana (o forse no) al fianco di quello che, poi, diventerà il segretario della Lega, il ministro dell’Interno e il vicepremier. Moncalvo è stato direttore de La Padania nel biennio 2002-2004. Durante quella fase, il Salvini giornalista risultava uno dei redattori della testata tanto cara ai leghisti. Ma, secondo l’allora direttore del giornale, il suo approccio al lavoro non era dei migliori. In un’intervista rilasciata circa un anno fa a Il Fatto Quotidiano, infatti, Moncalvo raccontava: “Quando diressi il giornale della Lega chiesi il licenziamento di Matteo Salvini”. La ragione? “Perché falsificava i fogli presenza. Vale a dire che non si presentava al lavoro, ma firmava ugualmente la presenza”. Un “furbetto del cartellino” secondo il suo ex direttore, dunque. Il che fa un po’ sorridere considerando le accuse piovute addosso al ministro per i suoi giorni di assenza al Viminale. Pare proprio che l’andazzo da assenteista, insomma, sia cominciato ben prima di quest’esperienza di Governo.