Salvini deride il Marchini in Ferrari. E gli suggerisce di non vergognarsi della ricchezza: poi annuncia che al ballottaggio potrebbe votare la Raggi

La Ferrari di Alfio Marchini infiamma la campagna elettorale a Roma. Anche Salvini ne parla e dice di non vergognarsene. L'imprenditore risponde.

La Ferrari di Alfio Marchini infiamma la campagna elettorale a Roma. La notizia che usi due diverse auto – una Ferrari per lunghi tratti e una Panda in città – per spostarsi negli incontri pubblici è diventata motivo di confronto. Il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato a In Mezz’ora, ha attaccato: “Mi sembra una presa in giro nei confronti dei romani. Se la Ferrari te la sei guadagnata ci vai in giro, e se non è qualcosa di cui ti vergogni. Io ho nulla contro chi è ricco”. E ha tracciato un parallelo con Ignazio Marino: la questione della Ferrari “mi ricorda Marino che arrivava in macchina poi gli ultimi metri li faceva in bicicletta per fare il fenomeno”. Ribadendo: Io non mi vergognerei della ricchezza e per quello che ho guadagnato”. Ma il numero del Carroccio ha incalzato l’imprenditore su un altro terreno, decisamente più politico: “Se devo contestare qualcosa a Marchini non è l’auto ma la compagnia che si è scelto: Fini, Casini, Alemanno e Alfano a Roma li hanno già visti all’opera”.

A stretto giro Marchini ha replicato: “Caro Salvini non c’è nulla di cui vergognarsi, c’è solo la sensibilità di non ostentare. Puoi fare un viaggio in macchina beneficiando di un lusso legittimo, senza sbatterlo in faccia a chi oggi non arriva a fine mese. Felice, abbiamo due stili diversi”. Lo stesso concetto esposto di fronte alla questione dell’alternanza degli spostamenti in Ferrari e in Panda.

Salvini per Raggi
Salvini, comunque, non ha parlato solo della Ferrari di Marchini. E sollecitato da Lucia Annunziata” ha parlato dell’ipotesi di sostenere Virginia Raggi al ballottaggio in un’ottica anti-Pd. “Il mio avversario è Renzi il chiacchierone”, ha ribadito. I sondaggi dicono che al ballottaggio andrà la Meloni con la Raggi. Se Giorgia però non ci arrivasse io non voterei mai un candidato del Pd perché il problema dell’Italia è Renzi”. Per questo motivo il leader della Lega ha evidenziato: “Io un uomo del Pd non lo voto nemmeno sotto tortura. E se ci fosse un ballottaggio Giachetti-Raggi voterei la Raggi”. Nonostante le domande, però, non ha spiegato quale sarebbe il suo orientamento in caso di presenza al ballottaggio di Marchini.