Salvini show, prima spinge la flat tax poi annuncia la trasformazione dei Centri per i rimpatri. E quando va in Parlamento, viene ripreso da Fico

dopo aver superato l'ostacolo di Palazzo Madama, il premier Giuseppe Conte oggi chiderà la fiducia della Camera. La prima chiama per il voto è prevista alle 17.45

“L’importante è che ci guadagnino tutti” , Matteo Salvini a Radio Uno replica a chi contesta che ci sarebbero meno vantaggi per chi ha redditi inferiori. “Se uno fattura di più e paga di più è chiaro che risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più e crea lavoro in più. Non siamo in grado di moltiplicare pane e pesci, questo nel programma non lo abbiamo messo ma l’assoluta intenzione – ha aggiunto – è quella che tutti riescano ad avere qualche lira in più in tasca da spendere, perché il problema dell’Italia è che l’export va bene ma devono tornare a comprare gli italiani e per farlo serve che tornino a lavorare”. Duri gli attacchi che sono arrivati dal Partito democratico con la dura replica di Anna Rossomando del Pd: “Il governo del cambiamento ha cambiato la trama di Robin Hood,  si toglie ai poveri per dare ai ricchi”. Salvini ha parlato anche del tema pensioni: “Sulla legge Fornero l’impegno è sacro ed è quello di smontarla pezzetto per pezzetto ripartendo da quota 100 e avendo l’obiettivo di tornare a quota 41 anni di contributi”. Non poteva mancare un commento sul cavallo di battaglia della Lega come il tema accoglienza migranti su cui è arrivato l’annuncio: “Il governo realizzerà dei Centri per i rimpatri chiusi affinchè la gente non vada a spasso per le città. La gente non vuole avere dei punti dove uno esce alle 8 della mattina, rientra alle 10 la sera e durante il giorno non si sa cosa fa e fa casino”.

La fiducia alla Camera – Intanto dopo aver superato l’ostacolo di Palazzo Madama, il premier Giuseppe Conte oggi chiderà la fiducia della Camera. La prima chiama per il voto è prevista alle 17.45. Ora è in corso il dibattito a Montecitorio. Non certo in un’Aula affollatissima, visto che ci sono molti banchi vuoti. Anche tra i banchi dell’esecutivo. In ritardo anche il ministro dell’Interno Salvini che è stato ripreso dal presidente della Camera, Roberto Fico, perché dopo pochi minuti si è alzato dalla sua postazione per andare a parlare con alcuni parlamentari leghisti. “Lei è senatore e fa parte del governo – ha ammonito Fico – e non può sedere tra i deputati”.

Tra gli interventi da segnalare quello del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, molto duro: “Se deciderete di presentare un condono mascherato noi vi daremo battaglia. Se deciderete di discriminare per nascita i bambini negli asili, noi vi daremo battaglia. Se deciderete di fare una controriforma fiscale dove chi ha di più paga di meno, noi vi daremo battaglia. ll vostro non è un progetto per il futuro del Paese, serve solo a voi per stare insieme. Noi saremo l’alternativa, l’alternativa popolare, l’alternativa sociale”. In ogni caso alla Camera, a differenza del Senato, la maggioranza per il Governo giallo-verde è schiacciante visto che può contare su almeno 346 voti dati dall’unione tra le due forze di maggioranza. Incassata la fiducia il Governo passerà alle scelte per le Commissioni permanenti.