Saman Abbas, le parole dello zio Danish Hasnain in chat: “Un lavoro fatto bene, diremo che è tornata in Pakistan”

Saman Abbas: lo zio indiziato dell'omicidio Danish Hashnain n una chat con un conoscente parlava della scomparsa della ragazza

Saman Abbas, le parole dello zio Danish Hasnain in chat: “Un lavoro fatto bene, diremo che è tornata in Pakistan”

Saman Abbas, 18 anni, pakistana, in Italia dal 2016, è sparita da Novellara in provincia di Reggio Emilia nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. Secondo le indagini della procura si era opposta a un matrimonio combinato. I genitori, lo zio Danish Hasnain, e due cugini sono accusati di omicidio.

Saman Abbas:

E ad aver materialmente ucciso la ragazza, secondo gli inquirenti, sarebbe proprio lo zio. Che in una chat con un conoscente parlava della scomparsa della ragazza in questo modo: “Un lavoro fatto bene, se ci chiedono di lei diremo che sta in Pakistan”. Lo riporta la Gazzetta di Reggio Emilia che dà conto anche del dettaglio di un’altra conversazione. Si tratta di un audio della stessa Saman riferito dal fidanzato nelle testimonianze rese nei giorni scorsi ai carabinieri. La ragazza gli avrebbe confidato di aver sentito la madre parlare dell’omicidio come unica “soluzione” per una donna che non si attiene alle consuetudini pachistane: “L’ho sentito con le mie orecchie, ti giuro che stavano parlando di me…”.

Saman avrebbe anche affrontato direttamente la madre chiedendo spiegazioni ma la donna avrebbe negato. È il 30 aprile e Saman, stando a quanto trapelato delle dichiarazioni del suo ragazzo, è sconvolta e ha paura. Quella non è una data qualunque perché secondo ipotesi investigative Saman sarebbe stata uccisa proprio la sera del 30 aprile. I genitori di Saman, lo zio Danish e due cugini sono indagati dalla Procura di Reggio Emilia per omicidio. Sono tutti irreperibili tranne un cugino, Ikram Ijaz, fermato nei giorni scorsi a Nimes, in Francia, e del quale si attende l’estradizione. I coniugi Abbas sono volati in Pakistan a inizio maggio. Lo zio e l’altro cugino della ragazza sono in fuga, si presume in Europa.

Il video delle telecamere di sorveglianza

Datato 30 aprile è uno dei video al vaglio degli inquirenti estrapolati dalla telecamera di videosorveglianza nei pressi dell’abitazione della famiglia Abbas. I filmati di questa data sotto la lente di ingrandimento sono due: uno in cui si vede Saman uscire di casa con uno zaino insieme ai familiari, senza fare ritorno. Ad oggi è l’ultimo suo avvistamento. Poi ci sono altri frame in cui il padre rientra a casa e con sé ha lo zaino che prima era in spalla alla figlia.

Altro filmato chiave risale alla sera del giorno prima, 29 aprile: tre persone, poi identificate in zio e cugini indagati, si dirigono nei campi sul retro della casa con due pale, un secchio con un sacco azzurro e un piede di porco. Fanno rientro dopo due ore. I carabinieri pensano che i tre abbiano preparato la fossa per l’occultamento del cadavere. Il giorno dopo Saman sarebbe stata accompagnata con una scusa o false rassicurazioni dallo zio, che poi l’avrebbe ammazzata.